Attualità
27 Aprile 2021
Si chiama Giuseppina Bellato ed è stata omaggiata dall'assessore Marco Gulinelli di un catalogo dell'antologica, curata da Vittorio Sgarbi e Marzio Dall'Acqua

Mostra Ligabue a Palazzo Diamanti, è di Rovigo la prima visitatrice post-riaperture

di Redazione | 2 min

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E’ di Rovigo la prima visitatrice post-riaperture della mostra “Antonio Ligabue. Una vita d’artista”, prorogata – nelle cornice di Palazzo dei Diamanti – fino al 27 giugno (orario 10-20, sette giorni su sette).

Si chiama Giuseppina Bellato ed è stata omaggiata ieri mattina (lunedì 26 aprile) dall’assessore Marco Gulinelli di un catalogo dell’antologica, curata da Vittorio Sgarbi e Marzio Dall’Acqua, che si compone di 107 opere. Alla consegna anche Davide Urban, componente del Consiglio di amministrazione di Ferrara Arte.

“Non mi sembra vero, la gioia è immensa – ha detto la prima visitatrice -. Avevo in mente da tempo di venire a vederla, non appena ho sentito dell’ingresso in zona gialla e delle riaperture mi sono subito informata su eventuali proroghe, ho visto che era prevista la riapertura fino al 27 giugno e ho subito colto l’occasione. Sono felice di essere stata la prima, era un giorno atteso e sono contenta ora di aver tempo di gustarmi le opere”. Bellato ha spiegato di essere “innamorata di Ferrara” e del “tanto bello che esprime”.

“In questi mesi difficili abbiamo voluto omaggiare, in diverse occasioni, i primi visitatori – ha spiegato l’assessore Gulinelli -. Un gesto che è anche simbolico: chi esprime l’entusiasmo della ripartenza dà un segnale incoraggiante e trasmette il desiderio, la curiosità, l’interesse e la passione ad altri. L’auspicio è che, dopo mesi complessi, ora si possa iniziare a prevedere una certa stabilità e che la grande spinta culturale della città abbia anche un benefico effetto sull’indotto turistico. Siamo pronti a ripartire e ad essere motore del rilancio, con tantissime iniziative, dalla proroga della mostra dedicata a Ligabue ai nuovi appuntamenti, che inaugureremo in settimana, dedicati a Giovanni Battista Crema (al Castello) e al fotografo Claudio Koporossy (a Palazzina Marfisa d’Este), oltre alle conferme – come la mostra di Giovanni Boldini al Castello, che sarà prorogata fino a settembre, quella di Italo Zannier al Padiglione di arte contemporanea (fino a fine giugno) – e alla riapertura del salone dei Mesi, a Palazzo Schifanoia, prevista a maggio, con le sale dedicate al Trecento e al Quattrocento”.

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