Trombe marine e maltempo sulla costa
Dopo quella di lunedì (28 luglio) scorso, durante la tarda mattinata di oggi, domenica 3 agosto, due trombe marine hanno sfiorato la costa ai lidi
Dopo quella di lunedì (28 luglio) scorso, durante la tarda mattinata di oggi, domenica 3 agosto, due trombe marine hanno sfiorato la costa ai lidi
Nei primi 6 mesi del 2025 in Emilia-Romagna sono state autorizzate 33,8 mln di ore di CIG (Cigo – Cigs – Cigd), in aumento del 20,5% rispetto allo stesso periodo del 2024 e del 102% rispetto al 2023. A Ferrara l'aumento è in proporzione maggiore (+37,7%) con il monte ore che passa da 2.338.422 ore del 2024 a 3.221.098 ore
La “stagione calda” corrisponde, per molti cittadini con la partenza per le classiche ferie estive. Trattiamo la tematica dell’esposizione al sole con Alessandro Borghi, direttore facente funzioni dell’Unità Operativa di Dermatologia dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara
Profumi di cucina ferrarese, voci festose e il suono inconfondibile dei trattori d'epoca hanno trasformato venerdì la frazione di Baura in un palcoscenico a cielo aperto
Una settimana creativa nel cuore di Ferrara. Da martedì 29 a giovedì 31 luglio, l'ex chiesa di San Michele ha accolto a Ferrara quaranta studenti, coordinati dall’architetto Enrico Como e dal professor Tom di Santo, entrambi docenti alla facoltà di architettura del Cal Poly California Polytechnic State University
di Mons. Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio
Il 25 aprile anche l’Arcidiocesi Ferrara-Comacchio ricorda la Liberazione del nostro Paese dai nazisti e dai loro alleati.
La Liberazione è nata dal basso, da una reazione popolare alla violenza, alle ingiustizie, coinvolgendo in modo diverso le realtà politiche, sociali e anche ecclesiali.
Basti citare, ad esempio, che le prime riunioni del comitato di Liberazione Nazionale (Cln) a Ferrara avvennero proprio nel palazzo arcivescovile.
La tutela della dignità umana, la ricerca della giustizia e della pace, opportune et importune, opportunamente e anche provocatoriamente, sono sempre state al centro dell’interesse e dei principi morali della Chiesa, in fedeltà alle parole evangeliche.
C’è stato l’impegno di tanti, anche cristiani (penso a Teresio Olivelli, oggi Servo di Dio, tra i fondatori delle Fiamme Verdi, i partigiani cristiani), il sacrificio di tanti, anche sacerdoti (come il parroco di Iolanda don Pietro Rizzo o gli 11 sacerdoti del reggiano, uccisi per resistere alla violenza irrazionale fascista prima e comunista atea poi).
Ci sono state le ingiustizie e, per liberare le città, iniziando così una stagione democratica e civile fondata sulla Costituzione, è giusto riportare alla memoria che questo impegno per la tutela della dignità umana, per la giustizia e la pace continua a essere al centro dell’impegno della Chiesa e dei cristiani, impegno rinnovato dal decreto conciliare Dignitatis humanae e dai numerosi appelli del Magistero Sociale della Chiesa, da S. Giovanni Paolo II a Papa Francesco.
Un esempio sono le parole significative del Papa emerito Benedetto XVI, nell’enciclica Caritas in veritate, che riprendevano anche un passaggio dell’enciclica Evangelium vitae di S. Giovanni Paolo II: “La Chiesa propone con forza questo collegamento tra etica della vita ed etica sociale nella consapevolezza che non può “avere solide basi una società che – mentre afferma valori quali la dignità della persona, la giustizia e la pace – si contraddice radicalmente accettando e tollerando le più diverse forme di disistima e violazione della vita umana, soprattutto se debole ed emarginata” (n. 16).
Come pure chiare, rispetto all’attualità, sono le parole di Papa Francesco. Nell’esortazione Gaudete et exsultate ci ha ammonito ricordando che “alcuni cattolici affermano che (quello dei migranti) è un tema secondario rispetto ai temi “seri” della bioetica. Che dica cose simili un politico preoccupato per i suoi successi si può comprendere, ma non un cristiano, a cui si addice solo l’atteggiamento di mettersi nei panni di quel fratello che rischia la vita per dare un futuro ai suoi figli” (G.E. 102).
Resistere oggi non può dimenticare la tutela della vita e della dignità della persona sempre e ovunque, liberando il nostro Paese da ogni forma di offesa, disprezzo e violenza alla vita di chi nasce, di chi è debole, di chi è migrante, di chi sta morendo. È un impegno di tutti, libero da ogni ideologia.
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