Comacchio
8 Aprile 2021
Maria Pia Pagliarusco: “Disponibile a garantire la trasparenza e l’informazione che forse manca”

Parco del Delta, la direttrice replica a Sandra Carli Ballola

di Redazione | 4 min

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Comacchio. Il Parco del Delta del Po è un organismo complesso e delicato, perché la sua azione si riverbera su diversi ambiti della vita sociale: dalla protezione dell’ambiente, al turismo, dal delicato equilibrio dell’ecosistema, alla protezione della fauna e alla sopravvivenza delle specie più fragili. Gli interventi, i pareri o le prese di posizione sono frequenti, ma l’ultima polemica politica, apparsa sulla stampa, la direzione del Parco del Delta non intende passarla sotto silenzio.

“Credo sia opportuno rispondere alle critiche mosse dal consigliere comunale Sandra Carli Ballola e apparse sui quotidiani. Soprattutto perché contengono molte inesattezze, che avrebbe potuto evitare se avesse acquisito informazioni direttamente alla fonte”. Entra subito nel merito delle questioni, la direttrice del Parco del Delta del Po Emilia Romagna, Maria Pia Pagliarusco, che ritiene immotivate le osservazioni dell’esponente di opposizione in Consiglio Comunale.

La direttrice comincia dal primo dubbio sollevato da Carli Ballola sulla capacità del Parco di tutelare paesaggio e biodiversità e chiede cosa intenda fare il Comune. “Il compito di vigilare sulle attività del Parco è in capo alla Regione, che vigila e coordina ai sensi della LR 24/201. Il Comune non ha competenze dirette ma è invitato a collaborare attraverso proposte concrete. Su questo aspetto da parte del consigliere credo ci sia molta disinformazione”.

Per quanto riguarda ad esempio la riduzione degli addetti alla vigilanza, sino al loro azzeramento per pensionamento – precisa Pagliarusco – la consigliera forse non è al corrente che vi era un accordo tacito con la precedente amministrazione di non procedere ad assunzioni, poiché la gestione delle valli (non dal punto di vista ecologico) bensì limitatamente alla gestione della pesca, sarebbe stata esternalizzata. Di questo si sta ancora ragionando con l’attuale Amministrazione e fintanto che non si scioglierà questo nodo, il Parco non assumerà, ma si avvarrà di altri strumenti, quali ad esempio la vigilanza esterna. Non avrebbe senso assumere del personale che andrebbe poi ricollocato”.

C’è poi un altro aspetto che la direttrice del Parco contesta assolutamente, sia nella forma che nella sostanza. “Le spese per la valorizzazione si attestano solo al 2%, dice Carli Ballola, un’affermazione che non corrisponde al vero. Le spese in tale ambito sono registrate in percentuale molto più elevata, la clausola valutativa contiene molte imprecisioni che verranno prontamente segnalate alla Regione Servizio Aree Protette, già anticipate all’Assessore Regionale Lori. Tuttavia, nella stessa tabella sono riportati numeri estremamente positivi per il Parco Delta del Po, dalla Regione Emilia Romagna e naturalmente viene enfatizzato l’unico dato “negativo”, per di più non corretto. Mette in evidenza diversi episodi: la gestione di Valle Canna, la mancata partecipazione alla Fiera del Birdwatching da parte di alcune associazioni. Su questo voglio precisare che con le Associazioni si era addivenuti ad un chiarimento, benchè la fiera non sia gestita direttamente dall’Ente Parco. Poi l’ex Cercom. Abbiamo più volte spiegato come si sono svolti i fatti. Su Cercom il Parco, contrariamente a quanto affermato da Carli Ballola, non ha mai dato il nulla osta, ma solo si era reso disponibile a valutare la conformità dell’intervento, rispetto allo stato di abbandono attuale dell’ex fabbrica in ottica di riqualificazione e miglioramento anche ambientale dell’area stessa. Una disponibilità al dialogo che non significa un’accettazione acritica delle proposte. Il Consigliere non cita però volutamente i numerosi progetti che abbiamo realizzato in campo ambientale. Ad esempio il progetto Change we care, nato per individuare misure di contrasto agli effetti negativi che i cambiamenti climatici determinano nelle zone costiere in ordine alle biodiversità. Poi il progetto Life Perdix che ha come obiettivo la reintroduzione della starna italica nelle Valli del Mezzano e ancora abbiamo ottenuto la comunicazione ufficiale del finanziamento del Life “Anguilla” per la conservazione della specie in collaborazione con la Regione. E potrei elencarne altri”.

“La consigliera – conclude Pagliarusco – si augura un cambio della dirigenza del Parco in scadenza a maggio, non ha che da attendere tale data. Qualora nel frattempo avesse voglia di documentarsi sulle progettualità che il Parco sta seguendo, mi rendo si d’ora disponibile al fine di garantire la trasparenza e l’informazione che forse manca”.

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