Lettere al Direttore
31 Marzo 2021

Mari e cieli di Balbo

di Redazione | 2 min

Non capisco perchè a Ferrara un’esposizione incentrata sulla figura di Italo Balbo crei tanti problemi, quando una mostra a lui dedicata è stata inaugurata a Orbetello il 26 luglio 2014, per poi spostarsi a Montreal (10 agosto) e il 14 agosto a Chicago, punto di arrivo degli “aeronauti” di Balbo.

La trasferta oltreoceano ė stata fra l’altro organizzata in collaborazione con gli Istituti Italiani di Cultura delle due città (canadese e statunitense) in occasione della Settimana Italiana di Montreal e della Festa Italiana di Chicago.La mostra è poi stata ospitata nel museo Caproni di Trento nel 2016.

Nel corso dell’inaugurazione a Chicago, il Sindaco PD (!) di Orbetello, Monica Paffetti, ha fra l’altro lanciato la proposta di un concorso di idee a livello internazionale per recuperare l’idroscalo della città, recentemente entrato nel demanio comunale. A Chicago, capitale dell’architettura americana, esiste già, sollecitato dal nostro Istituto di Cultura, un grande interesse per supportare l’iniziativa.

Intitolata “Mari e cieli di Balbo”, la mostra è arricchita da un approfondito saggio di Paolo Mieli sui rapporti tra il Fascismo e gli Stati Uniti. Si compone di quindici tavole in tecnica mista di Nani Tedeschi, noto pittore emiliano, per anni illustratore della terza pagina del Corriere della Sera.Le quindici opere sono accompagnate da altrettanti testi del giornalista e scrittore Alberto Guarnieri, che ha immaginato un racconto in prima persona (al di là del tempo e della storia) del personaggio Italo Balbo. Completano il lavoro due brevi note del Tenente Colonnello Paolo Nurcis e del Generale Basilio Di Martino dell’Aeronautica Militare.
Se fossimo nell’immediato dopoguerra potrei comprendere le riserve e i problemi collegati alla figura di Balbo. Ma ora, a 80 anni dalla sua morte, non capisco perchè a Montreal o a Trento si possa ospitare senza problemi una mostra sul “trasvolatore”, mentre a Ferrara pare perpetuarsi la “damnatio memoriae” nei confronti del medesimo.

Aggiungo, per finire, che Italo Balbo (da una mia ricerca su Internet), risulta tuttora cittadino onorario di Perugia, Torino, Milano e Roma. Non mi pare che la Appendino, Beppe Sala o Virginia Raggi abbiano mai proposto di revocare tale cittadinanza.

Non vorrei, tuttavia, che dopo la mia segnalazione qualcuno, all’ombra del Castello Estense, costituisse un comitato per chiedere ai sindaci citati di “disconoscere” l’atto con cui fu conferita la cittadinanza onoraria al “ferrarese di Quartesana”…

Rino Bonora

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