È partita ieri mercoledì 17 marzo, dopo le polemiche dei giorni scorsi e come annunciato in una nota dell’Amministrazione comunale, l’attività in presenza per 226 bambini, suddivisi in 44 sezioni inclusive iscritti ai nidi e alle scuole d’infanzia del Comune di Ferrara, dopo la chiusura dovuta alle restrizioni imposte dalla entrata in zona rossa.
Le attività in presenza sono dedicate ai bambini tra gli zero e i 6 anni, sulla base della delibera adottata dalla Giunta comunale predisposta sulla base del Dpcm del 2 marzo 2021 (articolo 43), della nota 662 del 12/3/2021 del Ministero dell’Istruzione e del Dl del 13 marzo 2021, che hanno individuato la necessità del mantenimento di una relazione educativa e la necessità di realizzare l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali all’interno di tutti i nidi e le scuole d’infanzia.
Dopo l’adozione della delibera e gli incontri di coordinamento, i genitori sono stati contattati via mail e invitati a compilare una domanda online per partecipare alle attività in presenza, con autocertificazione relativa alla situazione lavorativa e di conciliazione vita lavoro, al fine di ottenere un quadro completo delle necessità delle famiglie richiedenti il servizio e rispondere garantendo precedenza temporale alle necessità di sostegno più impellenti.
Fino alla serata di martedì 16 marzo le autocertificazioni arrivate sono 411 (anche se il termine per trasmetterle era alle ore 12 del 16/03). Posto che le indicazioni ministeriali prevedono una turnazione completa nell’organizzazione del primo turno (avviato ieri e con termine il 31 marzo), la precedenza è andata alle esigenze di conciliazione dei tempi di vita e di cura dei figli dei lavoratori coinvolti direttamente in questa fase dell’emergenza da Covid-19 (art.2, comma 6 DL n. 30, 13 marzo 2021). Oltre alle famiglie nelle quali i genitori sono impegnati obbligatoriamente al lavoro in presenza è stata posta attenzione a quei nuclei familiari con fragilità particolari (assenza di rete familiare, nuclei monogenitoriali, esigenze di salute non legate al Covid e altre fragilità). Per le famiglie rimaste escluse dal primo turno del servizio in presenza è già garantito il secondo turno, in fase di organizzazione, che prenderà il via dopo le vacanze pasquali.
Al fine di assicurare il mantenimento dei criteri di sicurezza recepiti nel Piano di funzionamento dei servizi educativi del Comune di Ferrara, è stato deciso, in questa fase di rotazione, di mantenere la sezione-bolla come luogo di relazione e inclusione, in modo da dare piena realizzazione a quanto stabilito all’articolo 43 del Dpcm del 2 marzo 2021, prevedendo, per ogni sezione-bolla, il seguente rapporto numerico: nei nidi d’infanzia max 6 bimbi ( compresi quelli con disabilità o bisogni speciali) per sezione-bolla; nelle scuola d’infanzia max 8 bimbi (compresi quelli con disabilità o bisogni speciali) per sezione-bolla. Quindi tutti gli alunni con disabilità saranno inclusi in gruppi – anche se numericamente ridotti – dei propri originari compagni di classe. Sempre mantenendo immutata la presenza di bambini disabili o con bisogni speciali nelle prossime settimane sarà avviata la rotazione dei compagni di sezione-bolla, accogliendo le richieste di famiglie che, in questa prima fase, sono per ora rimaste escluse.
“Avevamo promesso di sostenere le famiglie in questo momento così difficile e lo abbiamo fatto – commenta il sindaco Alan Fabbri – e da oggi 226 bimbi possono tornare a frequentare le nostre scuole comunali, in piena sicurezza. Sono particolarmente felice, come sindaco, di poter garantire questo servizio innanzitutto ai bimbi con bisogni educativi speciali e, grazie all’attenta organizzazione messa in atto, anche a quei genitori chiamati al lavoro in presenza, nel momento in cui le scuole hanno chiuso. Penso in particolare ai sanitari, alle forze dell’ordine a chi svolge servizi essenziali, ai tanti altri lavoratori costretti a recarsi sul posto di lavoro nonostante la zona rossa, ma anche alle famiglie con fragilità o senza rete parentale che hanno trovato una risposta concreta grazie alla nostra organizzazione. Purtroppo sappiamo bene che a causa delle limitazioni imposte da Roma, tante famiglie sono escluse a priori da questa possibilità e che tanti bimbi saranno quindi costretti a rimanere a casa, lontani dagli amichetti e dalle maestre. Per loro e per tutta la durata delle limitazioni abbiamo comunque avviato i servizi a distanza, che ci auguriamo siano di sostegno, in attesa di poter tornare tutti insieme a scuola”.
“E’ stata una corsa contro il tempo ma ce l’abbiamo fatta: già oggi – aggiunge l’assessore all’Istruzione del Comune di Ferrara Dorota Kusiak – siamo riusciti a garantire i servizi educativi per i bimbi con bisogni speciali, conciliando in questo primo turno del servizio, per quanto ci è concesso dalle normative ministeriali, anche le necessità delle famiglie nelle quali i genitori sono impegnati in attività lavorative necessariamente in presenza e legate all’emergenza da Covid 19 e ad altre famiglie con particolari esigenze. In particolare per i bimbi con bisogni speciali garantire, anche in questo difficilissimo periodo un contesto di crescita stimolante, accogliente e soprattutto sicuro è fondamentale e le famiglie, non devono perdere il punto di riferimento che la scuola offre così come non possono mancare i sostegni alle famiglie che si trovano oggettivamente in difficoltà nella gestione dei loro figli”. E prosegue: “Ringraziamo la Cisl che ha manifestato sostegno e apprezzamento per le nostre scelte, volte a garantire al massimo bimbi e famiglie, mentre registriamo con dispiacere l’atteggiamento ostile delle sigle sindacali Cgil e Uil di Ferrara, con le quali abbiamo tentato di aprire un dialogo per costruire insieme questo importante percorso, ottenendo in cambio prese di posizione preconcette e poco inerenti al percorso istituzionale portato avanti per la riattivazione del servizio. Ringrazio anche tutto il personale scolastico impegnato in questo momento difficile a rispondere, a distanza o in presenza, ad una delle necessità primarie delle famiglie, qual è la cura e l’educazione dei figli”.
Ad ogni modo, dopo l’avvertimento al Comune di Cgil e Uil sulla legittimità dell’azione del primo cittadino, ad alimentare la polemica e i dubbi è Italia Viva di Ferrara, che parla di incuranza dell’Amministrazione nell’erogare in maniera paritaria i servizi, diffondendo promesse “senza valutarne attentamente gli effetti e la loro concreta attuazione”. “L’ipotesi – commentano da Italia Viva – è stata quella di una deroga alle disposizioni nazionali, accomunando le esigenze dei bambini con bisogni educativi speciali a necessità sociali di supporto ai genitori che lavorano. Ad oggi è consentito l’accesso in presenza di 5 bambini al nido e 7 sull’infanzia appartenenti alla sezione frequentata dall’alunno che necessita di bisogni educativi speciali, per la cui inclusione si è pensato di accogliere anche gli altri. I genitori sono stati invitati a presentare richiesta di inserimento senza specificare loro che sarebbero state ammesse solamente poche domande, solamente di una sezione precisa e senza alcuna chiarezza sui criteri di selezione. Il numero delle disponibilità è stato comunicato solo in un secondo momento e solo a chi lo ha esplicitamente chiesto. Oltre a questa totale mancanza di guida e di chiarezza iniziale nei confronti delle famiglie, la domanda è stata presentata solo in lingua italiana senza la possibilità di traduzione in altre lingue e con pochissimo tempo a disposizione per la restituzione, rendendo così di fatto impossibile l’accesso alle famiglie straniere. Una volta che le famiglie più temerarie sono riuscite a inviare la richiesta, a questi ultimi non viene comunicato nulla in merito all’accettazione, lasciando i genitori nel buio e nella totale incertezza sul processo. Insomma, una vera e propria odissea per le famiglie ferraresi che, in un momento così difficile e precario non hanno di certo bisogno di un ostacolo in più, ma di un’istituzione vicina e presente, soprattutto in merito a dinamiche così sensibili e delicate. Per questo ci chiediamo se ci fosse da parte dell’Amministrazione comunale una vera volontà di stare al fianco dei genitori o se non fosse il solito spot”.
Il servizio in numeri
TOTALE DOMANDE RICEVUTE: 411
SEZIONI APERTE: 13 Asilo Nido / 31 Scuole d’Infanzia
NUMERO BIMBI COINVOLTI: 226, di cui 72 con bisogni speciali (13 Asilo Nido/ 59 Scuole d’Infanzia)
NUMERO BIMBI ACCOLTI AL NIDO: 62
NUMERO BIMBI ACCOLTI SCUOLE D’INFANZIA : 164
ORARIO DEL SERVIZIO DALLE 7 ALLE 17
TEMPI DI TURNAZIONE: 2 SETTIMANE
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