Politica
17 Marzo 2021
Domenica ultima tappa dell'iniziativa di pulizia partita a ottobre: raccolte 3,5 tonnellate di spazzatura abbandonata

Il Boicelli ‘liberato’ da plastica e rifiuti

di Redazione | 3 min

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Libero dalla plastica e, in generale, da ben 3,5 tonnellate di rifiuti. Il canale Boicelli torna a respirare un pochino dopo l’ultima attività di pulizia messa in campo domenica scorsa dall’associazione Plastic Free che ha visto tra i partecipanti anche l’assessore Alessandro Balboni.

Nei giorni scorsi l’Amministrazione e l’associazione (onlus nazionale operativa con il gruppo di Ferrara da maggio 2020) hanno siglato un protocollo d’intesa per “semplificare i passaggi burocratici a sostegno delle attività di volontariato sul territorio” e per “la creazione di un canale di comunicazione diretto tra le parti”.

Mission dell’associazione è “informare e sensibilizzare il maggior numero di persone possibile sulla pericolosità della plastica, in particolare quella monouso”.

L’attività di recupero dei rifiuti lungo il canale Boicelli era stata messa in campo, già a ottobre 2020, nella prima porzione di circa 500 metri, da via Modena. Domenica è proseguita nell’ultimo tratto, di circa 400 metri, tra la ferrovia e la confluenza col canale di Burana. 217 i sacchi (di capienza 100 litri) riempiti, un terzo dei quali di bottiglie di vetro e lattine, e altre di plastica non differenziabile.

La stima complessiva di 3,5 tonnellate di rifiuti è stata calcolata sulla base dei volumi e delle tipologie di materiali recuperati: tanti gli ingombranti – fanno sapere i volontari -: scarti delle lavorazioni edili, addirittura un divano e una piccola imbarcazione, oltre a tubi, biciclette, un televisore.

“È stata – spiega l’assessore Balboni – la prima iniziativa messa in campo dopo la firma del protocollo; un appuntamento che ha registrato una grande partecipazione, che testimonia la grande sensibilità del nostro territorio sui temi ambientali. Grazie ai volontari e al lavoro straordinario che hanno messo, e che mettono, in campo, ripulendo una zona da rifiuti abbandonati da anni. Esserci era, ed è, importante, penso infatti che le Amministrazioni debbano essere concretamente a fianco di chi presta opera, tempo e impegno per iniziative di questo tipo. Ora l’attenzione rimarrà alta, ci impegneremo affinché l’area rimanga pulita – integrando e cooperando, grazie allo straordinario lavoro dei volontari – le attività della multiservizi”.

“Come Plastic free ci concentriamo sulle sponde dei canali per evitare che i rifiuti finiscano nelle acque dei corsi d’acqua e, da qui, verso il mare”, dice Laura Felletti Spadazzi, promotrice delle iniziative di Plastic Free Ferrara, con Dimitri Porokhovskyy, Carlo Santoro ed Emanuele Bergamini, co-referenti per la città.

“Nel corso della attività abbiamo chiaramente rispettato le norme anti-Covid. Purtroppo in questa occasione – a causa delle restrizioni – non abbiamo potuto organizzare il cosiddetto ‘terzo tempo’, che prevede una merenda insieme e momenti di condivisione. La nostra attività, comunque, prosegue, nelle forme e nei modi consentiti: il 21 marzo ciascuno, individualmente (o con congiunti), organizzerà una corsa-passeggiata ecologica (associata alla raccolta di rifiuti abbandonati) attorno alla propria abitazione. Il 18 aprile – sperando, per quella data, di essere usciti dalle restrizioni – è invece previsto un appuntamento nazionale: tutti i gruppi Plastic Free organizzeranno campagne di pulizia sui territori. Il 23 maggio ci sarà una grande raccolta sulle rive del Po e i suoi affluenti da parte di tutti i gruppi rivieraschi, dal Piemonte al Delta. Un grande gesto simbolico collettivo per promuovere comportamenti di attenzione all’ambiente, alla lotta all’inquinamento e al contrasto a condotte incivili. Torneremo, quando possibile, anche a fare formazione e sensibilizzazione nelle scuole”.

“Siamo una comunità in forte crescita, anche grazie alla comunicazione social e alle tante adesioni ai nostri gruppi. Con Ferrara la collaborazione è in atto da tempo ed è sempre stata proficua. Ora puntiamo a una rete di Comuni plastic-free”, conclude.

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