Lagosanto
7 Marzo 2021
Lo chiedono i consiglieri del gruppo 'Lagosanto verso il Domani' dopo la votazione di una delibera sul regolamento edilizio

“Vicesindaco in potenziale conflitto di interessi? Dimissioni subito”

di Redazione | 3 min

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Il capogruppo Anna Desiato e i consiglieri comunali Davide Bigoni e Silvia Chendi del gruppo consiliare Lagosanto verso il Domani

Lagosanto. A seguito del consiglio comunale del 27 febbraio scorso, durante il quale è emersa la questione del potenziale conflitto di interessi del vicesindaco Esposito, il gruppo consiliare “Lagosanto verso il Domani” ne chiede le dimissioni.

“Vogliamo chiarire fin da subito – spiegano gli esponenti del gruppo – che per noi non è una questione personale col vicesindaco, ma di opportunità di salvaguardare il ruolo di amministratore pubblico che ricopre. Che per noi viene prima della persona stessa che lo ricopre, perché a rappresentanza di un’intera comunità”.

Il nocciolo della questione riguarda il fatto che “non può esistere il benché minimo dubbio nei nostri concittadini che qualcuno in Comune abbia partecipato alla discussione e votazione di una delibera che riguardava una variazione al regolamento urbanistico edilizio pur in un potenziale conflitto di interessi, in quanto vi era interessata una società di un parente molto stretto del vicesindaco, proprietaria di alcuni terreni”.

E’ questo, nella sostanza, il motivo della richiesta di dimissioni, perché, come affermano Anna Desiato, Davide Bigoni e Silvia Chendi, “avere un vicesindaco con un potenziale conflitto di interessi, come emerso dalle sue stesse parole in Consiglio comunale in videoconferenza, ma non chiarito al momento della votazione perché improvvisamente “disconnesso”, mina inevitabilmente le fondamenta della trasparenza e imparzialità del suo ruolo di amministratore pubblico”.

Incomprensibili, per il componenti del gruppo consiliare, sarebbero anche le motivazioni date dal vicensindaco “il quale non ha riconosciuto il tema del potenziale conflitto di interessi pur avendolo in precedenza rilevato nella sua risposta al prefetto a seguito della nostra richiesta di ritiro della delibera in sede di autotutela”.

Da qui l’appello al sindaco di Lagosanto, che “ha l’obbligo di chiarire pubblicamente questa vicenda, dal momento che è responsabile politicamente delle nomine dei componenti della sua giunta, vicenda che presenta ancora tanti lati non chiari”.

“Perché, sindaco – incalzano i consiglieri di “Lagosanto verso il Domani” –  nella sua risposta al prefetto, parla di “riadozione della delibera nel rispetto della normativa in tema di astensione”, implicitamente presupponendo una violazione di tale normativa, e durante il consiglio comunale no? A chi si riferisce, sindaco, quando nella medesima risposta, lei parla di ”rispetto della normativa in tema di astensione”? È evidente, come a nostro avviso emerge dalle stesse parole utilizzate dal sindaco, che questa normativa non era stata rispettata, dal momento che il vicesindaco aveva partecipato ad una votazione quando avrebbe dovuto astenersi, visto che le norme in materia prevedono che un amministratore non possa partecipare alla discussione e al voto su una delibera riguardante interessi propri o di parenti.

“A noi – concludono i tre consilieri – non basta che la maggioranza si sia trincerata dietro un voto contrario al nostro emendamento, il quale si proponeva di riconoscere quale causa di annullamento della delibera anche la violazione delle norme in tema di astensione. Pretendiamo, assieme a tanti nostri concittadini che in questi giorni ci hanno contattato e spronato ad andare avanti, una presa di posizione chiara da parte del sindaco, a cui conseguano le dimissioni, a nostro avviso inevitabili, del vicesindaco”.

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