Politica
27 Febbraio 2021
Candidatura formalizzata dalla Giunta, si aggiunge anche l'area Sipro di via Battistella. L'assessora Travagli: “Ci aspettiamo sostegno dalla Regione”

Ferrara candida il Petrolchimico per la Zona logistica semplificata

di Redazione | 3 min

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Il Comune di Ferrara ha deciso di candidare il Petrolchimico per la Zona logistica semplifica della Regione Emilia-Romagna.

La Giunta, con una delibera adottata venerdì 25 febbraio, ha formalizzato la presentazione della candidatura del Polo per l’ingresso nella Zls in collegamento con il porto di Ravenna, che ne costituisce il fulcro.

Introdotte con la Legge di bilancio 2018 (legge 27.12. 2017, n. 205) le Zls sono zone geograficamente delimitate, costituite anche da aree non territorialmente adiacenti ma legate da un nesso economico-funzionale e comprendenti almeno un’area portuale. Per quanto riguarda l’Emilia-Romagna il baricentro è stato individuato nel porto di Ravenna e possono entrare a far parte della Zls anche i nodi intermodali regionali e le aree produttive commerciali identificate secondo criteri di collegamento economico e logistico con il porto stesso.

Per questo, l’assessorato al Bilancio e allo Sviluppo Economico del Comune di Ferrara, sulla base dell’indicazione ricevuta dal Consiglio comunale il 14 dicembre scorso, ha elaborato un progetto frutto dell’attività di un gruppo di lavoro appositamente istituito dalla Giunta comunale utile a presentare la candidatura e a ottenere l’inserimento di Ferrara e del suo Polo Chimico tra le aree ricomprese nella Zls.

Si tratta, in particolare, di una serie di aree dismesse all’interno del Polo chimico industriale, a cui si aggiungono l’area Sipro di via Battistella e altre due adiacenti grandi aree di espansione produttiva, per 105 ettari totali.

“Abbiamo candidato il nostro Comune al progetto in via di definizione in Regione della Zls perché fermamente convinti delle potenzialità del sito industriale che ruota attorno al Polo chimico e delle sue potenziali intersettorialità con il Porto di Ravenna – spiega l’assessore alle Attività produttive, Angela Travagli – e ci aspettiamo un sostegno dalla Regione per potenziare il ruolo di uno dei maggiori centri industriali per importanza e posizione strategica a livello nazionale”.

Nel progetto presentato dal Comune di Ferrara per la candidatura tre sono gli aspetti fondamentali: l’importante presenza di un sistema industriale organizzato che rende il Polo di Ferrara “il più antico sito petrolchimico italiano, riconosciuto in tutto il mondo come uno dei più importanti siti produttivi, grazie alla presenza di impianti tecnologici avanzati e capaci di controllare sempre di più lʼimpatto ambientale”. Sottolineata, inoltre, la “presenza operativa di Ifm che gestisce la complessa rete di infrastrutture industriali e i servizi a favore delle aziende insediate e di eventuali altri nuovi insediamenti con utilities all’interno del Polo disponibili per le aziende e facilities gestite da Ifm stessa (rete acqua antincendio, rete fognaria acque bianche, rete fognaria acque di processo, eccetera). Fondamentale è infine la possibilità “di un utile potenziamento delle infrastrutture per la viabilità su gomma e su rotaia, facilmente realizzabile grazie ad impianti già presenti che possono essere implementati”. A tutto questo si aggiunge “anche il ruolo di Sipro come importante promotore delle aree produttive adiacenti al sito”, spiega ancora l’assessore Travagli.

A sostegno del progetto di facilitazione dell’insediamento di nuove aziende nell’area l’Amministrazione comunale si impegna a “ridurre gli oneri fiscali di propria competenza nei confronti di nuove aziende che si andranno ad insediare e di quelle già insediate, che presentino piani di sviluppo delle proprie attività – si legge ancora nel testo della candidatura – e a rendere funzionali gli snellimenti procedurali previsti dallo Stato e dalla Regione, attivandosi anche in termini urbanistici per promuovere la creazione di condizioni favorevoli allo sviluppo di nuovi insediamenti”.

Per Ferrara l’inserimento dell’area del Polo chimico in Zls “può rappresentare un’importante opportunità per attrarre investimenti e creare posti di lavoro diretti e indiretti – conclude Travagli -. Un’opportunità nella quale crediamo molto per legare il nostro sviluppo territoriale ancora più strettamente all’economia del resto della Regione”.

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