Attualità
27 Febbraio 2021
Partito sabato mattina dal nido Ugo Costa il trattamento di disinfezione degli ambienti voluto dall'Amministrazione comunale

Acqua ossigenata vaporizzata per sanificare i nidi e scuole d’infanzia

di Redazione | 2 min

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Perossido di idrogeno (o acqua ossigenata) vaporizzato. È la base dello “speciale trattamento” di sanificazione che l’Amministrazione comunale ha avviato sabato mattina, a partire dal nido Ugo Costa.

Le prime scuole coinvolte sono quelle dei coordinamenti 1 e 2, ovvero, oltre alla Costa: Girandole e Neruda, e le scuole dell’infanzia Neruda, Aquilone e Satellite. Nel complesso, nelle prossime settimane, saranno 28 gli istituti che saranno sottoposti al trattamento.

L’assessore Dorota Kusiak, dopo la riunione di coordinamento di venerdì con i rappresentanti dell’impresa che effettua l’igienizzazione (la Techno Earth Biosolutions) docenti e genitori e le coordinatrici pedagogiche, ha partecipato alle procedure di sanificazione delle prime aule: addetti specializzati hanno vaporizzato il perossido di idrogeno al 6 per cento per sanificare i locali.

Locali agibili dopo circa 20 minuti di trattamento. Un sistema mutuato, in primis, dal settore sanitario, ma utilizzato anche nel settore alberghiero, in quello immobiliare e anche negli allevamenti, “assolutamente biodegradabile, sicuro, non inquinante e non tossico. Dopo il trattamento la sostanza non rimane sulle superfici e non dà quindi problemi al contatto”, assicura Andrea Miano direttore scientifico della Techno Earth Biosolutions, azienda che “sta offrendo alla cittadinanza e al sistema formativo ferrarese questo trattamento, in via sperimentale”.

Per l’assessore Kusiak si tratta di “un’ iniziativa di grande valore che va nella direzione di un modello operativo di tutela della salute dei cittadini attraverso metodologie già utilizzate in settori specifici”.

“La disinfezione ambientale nelle strutture dei servizi educativi – continua Kusiak – vuole infatti sperimentare l’impatto e l’efficacia degli interventi, valutando l’effettivo miglioramento della salubrità e della sicurezza degli ambienti che accolgono i bambini. L’obiettivo dell’Amministrazione è quello di testare questo metodo, utilizzato anche in altri campi”.

“La nostra volontà – sottolinea Miano – è quella di creare dei modelli e dei progetti pilota, da replicare dove ritenuto utile. Vogliamo portare attenzione su un tema fondamentale, cioè la qualità dell’aria che respiriamo. Le variabili sono tantissime, ma vogliamo partire da una, quella dell’abbattimento di qualsiasi microorganismo presente in questi ambienti. La creazione di questo modello porta a garantire una sicurezza agli studenti, agli insegnanti, ma anche ai genitori, sicuri del fatto che il luogo in cui i propri figli passano almeno metà della giornata sia il più possibilmente controllato sotto l’aspetto del rischio causato dai possibili patogeni come Sars-Cov-2 e non solo”.

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