Attualità
19 Febbraio 2021
Partito da Codigoro il percorso di incontri del Patto educativo di comunità

Sipro in campo contro la dispersione scolastica

di Redazione | 2 min

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Lotta alla dispersione scolastica. È l’obiettivo di Peco, Patto educativo di comunità, di cui Sipro è soggetto attuatore su incarico dell’ente di formazione Cesta.

Cofinanziato con risorse del Fondo Sociale Europeo, all’interno nel programma operativo della Regione Emilia Romagna, si traduce in incontri di 8 ore di orientamento – partiti lunedì a Codigoro – nelle scuole secondarie di primo e secondo grado delle Aree Interne, e non solo.

Ad entrare in ‘classe’, secondo modalità mista prevista dai decreti, è Anna Fregnan, di Sipro, che agli studenti illustra una panoramica del tessuto socio economico.  In che modo? «Cercando di rendere la materia appetibile – spiega – , la sfida più grande, perché i ragazzi risentono moltissimo delle conseguenze della pandemia, che respirano anche in casa. E’ importanti motivarli. Per questo abbiamo realizzato video con aziende del territorio,  con attenzione a differenziare per settore e necessità/utilizzo delle tecnologie».

Dall’elettronica all’automotive, dall’agroalimentare al turismo alberghiero. «Portiamo testimonianze dirette capaci di stimolare curiosità e intraprendenza, sia rispetto allo studio che alla realizzazione personale una volta terminato il percorso scolastico». Il tutto, con focus su prodotti e servizi, organigramma, ambiti di innovazione, progetti di digitalizzazione, progetti per il futuro. E dibattito finale.  ۮUna modalità – puntualizza Fregnan- che presuppone il coinvolgimento, non solo la ‘somministrazione’ della materia».

Destinatari sono gli allievi degli ultimi anni degli istituti superiori. Fin qui hanno aderito gli Istituti Comprensivi di Codigoro, Comacchio, Porto Garibaldi, Mesola, Copparo, Tresignana e Jolanda. Oltre all’Istittuo comprensivo di Copparo-Berra-Po, all’Iis Guido Monaco di Pomposa, Iis Remo Brindisi. «È infatti nel  basso ferrarese – chiude Fregnan – che si registra il maggior abbandono, ma sono tante le opportunità di lavoro ed i profili professionali richiesti dalle imprese locali». Su richiesta degli insegnanti potranno essere coinvolte anche le classi seconde delle scuole medie.

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