Cento. Domenica 14 febbraio si celebra la Giornata mondiale di sensibilizzazione sulle Cardiopatie Congenite, malformazioni del cuore già presenti nel bambino alla nascita; in Italia, ogni anno, circa il 40% di tutte le malformazioni diagnosticabili dopo il parto è rappresentato da cardiopatie congenite.
L’ospedale SS.ma Annunziata di Cento inaugura lunedì 15 febbraio – giusto l’indomani della Giornata sulle Cardiopatie Congenite – l’ambulatorio di cardiologia pediatrica: una nuova attività di diagnosi precoce e prevenzione di malattie cardiache, congenite e acquisite, che possono avere esordio già in età neonatale, arricchendo, così, l’offerta di prestazioni cardiologiche erogate a Cento.
Il prof. Biagio Sassone, direttore dell’unità operativa di Cardiologia, ricorda che in Italia si possono stimare circa 5000 nuovi casi all’anno di cardiopatia congenita.
In Emilia-Romagna su 40.000 nascite all’anno si registrano circa 350-400 casi di malattie cardiache congenite. Circa un terzo di queste si manifesta precocemente e richiede correzione mediante chirurgia o procedure invasive in epoca neonatale o nel primo anno di vita.
L’ambulatorio di cardiologia pediatrica di Cento sarà in grado di seguire nel tempo gran parte di questi piccoli pazienti, accompagnandoli nel delicato passaggio dall’età pediatrica a quella adolescenziale.
In questa transizione il giovane paziente dovrà prendere coscienza della sua patologia e dei possibili limiti che la sua condizione imporrà nella vita lavorativa, sportiva, ecc.
L’ambulatorio accoglierà pazienti da 0 a 14 anni, un servizio altamente qualificato perché gestito da cardiologi con competenze specifiche e profonda esperienza in ambito di cardiologia pediatrica. Fra le importanti novità, oltre alla visita cardiologica e all’elettrocardiogramma, ai piccoli pazienti potrà essere eseguito l’ecocardiografia color-Doppler, prestazione che, fino ad oggi, l’Azienda USL di Ferrara non ha erogato per pazienti pediatrici.
Infine il prof. Sassone ricorda che “con questo nuovo servizio contiamo di frenare la “fuga” di genitori che cercano prestazioni di questo tipo per i loro figli fuori dal nostro territorio. L’assenza di un servizio dedicato ha fatto crescere la mobilità passiva in tutta la provincia di Ferrara e in particolar modo nel distretto Ovest, dove oltre un terzo di tutte le prestazioni pediatriche vengono eseguite presso strutture fuori provincia o fuori regione”.
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