Cronaca
11 Febbraio 2021
Il reo confesso (non creduto) dell'omicidio Anteghini nel 2015 comprò un televisore utilizzando un chèque proveniente da un furto.

Acquisti con assegno rubato, condanna per Denis Occhi

di Daniele Oppo | 2 min

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Denis Occhi

È stato condannato a 9 mesi di reclusione per aver fatto compere all’ipercoop usando un assegno rubato, Denis Occhi, più noto alle cronache per il violento omicidio della ex moglie per il quale confessò eppure venne assolto in appello in via definitiva.

Occhi (difeso dall’avvocato Pietro Garbiele) si trova in carcere dal 2018 dopo aver violato il divieto di lasciare il Comune di residenza e per violazione di domicilio, per essersi introdotto forzatamente in casa per recupera vestiti.

Questa volta era a processo per un fatto molto più lieve: il 19 settembre del 2015 si recò al centro commerciale Il Castello e comprò un televisore staccando un assegno da 698  euro. Ma quell’assegno proveniva da un carnet risultato rubato al titolare di una lavanderia (che non subì danni perché la banca aprì un sinistro e non stornò i soldi dal conto).

La vpo Stefania Borro aveva chiesto una condanna a mesi di reclusione, concessi dal giudice Silvia Marini.

Dopo la condanna in primo grado per il brutale omicidio di Giada Anteghini e l’assoluzione in appello, divenuta definitiva, Occhi confessò di nuovo di aver ucciso la ex moglie presentandosi di punto in bianco in questura a gennaio del 2009, ma per il principio del ne bis in idem non venne più perseguito dalla giustizia, che già aveva comunque ritenuto le sue precedenti ammissioni non rispondenti alla realtà dei fatti.

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