Nel coro di approvazione quasi unanime, si distingue chi invece alla scelta di Mario Draghi non crede: Rifondazione comunista che sabato pomeriggio è stata in piazza Trento e Trieste a manifestare.
“Quali sarebbero le imprese per cui dovremmo ringraziarlo? La svendita del patrimonio e dell’industria pubblica? Lo strangolamento della Grecia di Tsipras? Le letterine con cui ha ordinato all’Italia di tagliare la sanità e la scuola, di precarizzare il lavoro, abolire l’articolo 18 e fare la legge Fornero?”, dicono i segretari regionale e provinciale Stefano Lugli e Stefania Soriani
“Si tratta di un film già visto con Monti nel 2012 con conseguenze nefaste per milioni di italiane/i. Certo, le condizioni sono mutate ma l’obiettivo è sempre quello: far pagare la crisi ai lavoratori e proteggere chi nella crisi si è arricchito. Il compito di Draghi è quello di indirizzare i 200 miliardi del Recovery Fund verso i desiderata di Confindustria lasciando per i servizi pubblici, la giustizia sociale e il clima le briciole – attaccano -. La crisi aperta da Renzi aveva questo preciso scopo e l’alleanza di Governo si è dimostrata incapace di affrontarla mettendo sul piatto politiche adeguate per far fronte alla gravissima emergenza sanitaria e sociale in corso. Gli interessi particolari hanno prevalso sulla necessità di mettere mano a radicali cambiamenti del paese in grado di dare una risposta a chi sta soffrendo”.
“Per affrontare la crisi sanitaria ed economica a cui il paese sta andando incontro, Rifondazione Comunista propone una svolta nelle politiche economiche tassando le grandi ricchezze, investendo nel pubblico dopo anni di tagli, cambiando registro sul lavoro bloccando i licenziamenti per tutto il 2021 e prevedendo un salario minimo orario di 10 euro per legge – dicono Lugli e Soriani, che concludono -. Inoltre deve avviarsi un grande piano per la riconversione ambientale dell’economia. Draghi è uno dei più intelligenti e preparati funzionari del capitalismo globale. Che gli si consegni le chiavi della Repubblica è la dimostrazione che il pilota automatico ha sostituito la Costituzione”.
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