Portomaggiore
3 Febbraio 2021
Indagato per omicidio colposo il titolare dell'agriturismo “Ai due laghi”, la procura contesta la responsabilità anche della società

Indagini chiuse per la morte del giovane Ibrahym

di Daniele Oppo | 2 min

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A circa un anno e mezzo di distanza dalla tragedia, la pm Barbara Cavallo ha chiuso le indagini sulla morte del giovane Ibrahym Khalil Mohamed Diaby, che perse la vita a 13 anni dopo un tuffo in acqua ai  ‘Ai due laghi’ di Gambulaga.

Ibrahym lottò per quasi un giorno in condizioni disperate, ma la sera dell’8 luglio 2019 venne dichiarata la morte cerebrale dai medici del Sant’Orsola di Bologna, dove era stato trasportato in eliambulanza.

Per la sua morte è indagato per omicidio colposo il titolare dell’agriturismo, Anton Slanzi, che è assistito dagli avvocati Irene Costantino e Michele Manfrini. Nei giorni scorsi è stato notificato l’avviso di chiusura delle indagini.

La procura contesta anche la cosiddetta “responsabilità penale dell’ente”, in capo direttamente alla società che gestisce l’agriturismo. La pm aveva anche fatto eseguire degli approfondimenti tecnici sull’eventuale violazione di norme sulla sicurezza dei luoghi e sulla sicurezza sul lavoro, incaricando il consulente Lorenzo Belloni.

Il 13enne, di origine ivoriana e residente a Cento, il 7 luglio era andato in agriturismo con alcuni coetanei, compagni di scuola e di gioco, e si lanciò in acqua da un pontile, senza più riuscire a risalire, forse per aver sbattuto la testa (aveva un taglio al capo) e a causa delle piante acquatiche. Venne riportato a riva da un bagnante e iniziarono subito le disperate manovre per rianimarlo, ma la speranza, purtroppo, durò pochissimo.

 

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