Salute
24 Gennaio 2021
La campagna regionale sta dando ottimi risultati nella provincia estense, ne parliamo con Caterina Palmonari, referente del Centro Screening Oncologici dell'Ausl

“Lunga vita alle signore”. Pap e Hpv test a Ferrara

Caterina Palmonari
di Redazione | 2 min

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“Lunga vita alle signore!”. È il titolo del programma regionale per la prevenzione dei tumori femminili a cui aderisce, con ottimi risultati, l’Azienda Usl di Ferrara. Che offre lo screening della cervice uterina o di prevenzione del tumore del collo dell’utero a tutte le donne residenti o domiciliate a Ferrara.

Si parla di una popolazione bersaglio di circa 100mila donne che vengono invitate periodicamente ad eseguire il Pap test o un Hpv test a seconda della loro età.

A spiegare la situazione e i risultati raggiunti prima e durante l’emergenza Covid è la dottoressa Caterina Palmonari, Ph.D. in Scienze Biomediche, specialista in Patologia Clinica e referente del Centro Screening Oncologici – Dipartimento Igiene Pubblica dell’Ausl, ospite della nuova video-intervista programmata da Estense.com con gli specialisti dell’azienda sanitaria locale.

Con una novità: le giovani tra i 25 e i 30 anni continueranno a essere invitate a eseguire il Pap test, mentre le donne tra i 30 e 64 anni sono chiamate all’Hpv, “il miglior test esistente per vedere se c’è la presenza del papilloma virus che è la causa del 99% dei carcinomi nel collo dell’utero”.

“Questo è un grande traguardo che la Regione Emilia Romagna ha raggiunto proprio a partire dal 2021” prosegue Palmonari che invita le ferraresi ad aderire allo screening, anche se “ad oggi la situazione delle nostre concittadine è particolarmente buona: la risposta al nostro screening è molto alta con una percentuale intorno al 68%”.

L’emergenza sanitaria scatenata dal coronavirus ha influito su questa importante azione di prevenzione? “Da maggio abbiamo aperto degli ambulatori straordinari e la disponibilità delle ostetriche e delle direzioni generali ci ha consentito di recuperare praticamente tutti gli esami che non erano stati eseguiti durante la chiusura generale del lockdown” afferma la referente del Centro Screening Oncologici, con una specifica: “I controlli alle donne risultate positive al Pap test o all’Hpv test non sono mai stati interrotti neanche in piena pandemia”.

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