Cronaca
14 Gennaio 2021
A Ferrara un pezzo della maxi indagine conclusa a fine 2019 contro una rete di trafficanti che riforniva di stupefacenti il nord Italia

Riforniva di coca i Lidi, corriere della droga condannato in abbreviato

di Daniele Oppo | 2 min

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Sei, sette consegne, tutte a Comacchio, circa dieci chilogrammi di cocaina per lo sballo ai Lidi. Un capo d’imputazione per ogni consegna effettuata partendo dalla Toscana per conto di una vasta rete che si occupava di rifornire di droga il nord Italia, compreso il Ferrarese.

E proprio a Ferrara è arrivata la condanna in abbreviato a 2 anni e 6 mesi di reclusione per Massimiliano Azzolina, 53 anni, corriere della droga che venne arrestato insieme alla moglie nell’ottobre del 2019 dopo essere stato fermato di ritorno dal Belgio e trovato con 1o chili di cocaina in panetti nascosti in un vano artefatto sotto il sedile posteriore della sua Nissan Qashqai.

Ma prima era già stato osservato dagli inquirenti mentre quella droga la consegnava a Comacchio, mezzo chilo, due chili alla volta, ma per non rovinare l’indagine venne deciso di applicare il differimento dell’arresto, senza sequestrare lo stupefacente.

Il pm Lisa Busato aveva chiesto una pena molto più severa: 6 anni e 8 mesi, ma il gup Vartan Giacomelli ha riconosciuto la continuazione tra gli episodi di Comacchio e quello dell’auto per il quale è stato già condannato a Firenze, sempre in abbreviato, a 4 anni e mezzo (la moglie ha invece patteggiato 2 anni e 8 mesi).

Azzolina (che è difeso dall’avvocato Piero Rita del Foro di Firenze) faceva parte della rete smantellata nel novembre del 2019 con un’operazione dei carabinieri coordinata dalla procura di Brescia. L’organizzazione, costituita principalmente da cittadini albanesi e con al vertice due fratelli residenti a Fiesole (Fi), si occupava d’importare dall’Olanda e dal Belgio ingenti quantitativi di cocaina, per poi smistarli in varie regioni del nord Italia. La base logistica era in Toscana.

Al tempo vennero arrestati 7 soggetti, eseguiti i decreti di arresto differito emessi dalla Dda di Brescia nei confronti di 11 persone, sequestrati 11 kg di cocaina, 1 kg di marijuana e circa 50mila euro in contanti.

Il procedimento principale, nel corso del tempo, si è frantumato in tanti processi che il tribunale di Brescia ha spartitoper competenza territoriale tra vari tribunali di varie regioni e in uno di questi, a Firenze, Azzolina rischia grosso: nel relativo fascicolo la procura a settembre ha infatti contestato l’associazione a delinquere e lui e ad altri membri del sodalizio criminale.

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