Eventi e cultura
8 Gennaio 2021
Nel Castello Estense una esposizione sul tema della genesi del ritratto femminile

Boldini, un Comitato di studio per il 90° della morte

di Redazione | 2 min

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Ricorre quest’anno il novantesimo anno dalla morte di Giovanni Boldini, che si spense l’11 gennaio del 1931 a Parigi

Per sottolineare questa ricorrenza la Fondazione Ferrara Arte, in accordo con il Comune di Ferrara, ha costituito un Comitato di studio – presieduto da Vittorio Sgarbi e diretto da Tiziano Panconi – per promuovere una serie di iniziative dedicate al pittore e ha instaurato una collaborazione con il Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, dove è stata allestita la grande mostra monografica Giovanni Boldini. Il Piacere, con ben sessantasei lavori (tra dipinti, disegni e incisioni) provenienti dal Museo Giovanni Boldini, la più importante raccolta pubblica di opere del grande maestro ferrarese. 

Contestualmente a Ferrara – dove l’artista nacque il 31 dicembre 1842 in via Voltapaletto – sarà inaugurata sabato 30 gennaio nella Sala dei Comuni del Castello Estense una piccola ma preziosa esposizione dedicata al tema della genesi del ritratto femminile intitolata Boldini. Dal disegno al dipinto. Attorno alla contessa Berthier de LeusseIl percorso è costruito attorno al dipinto – depositato da un collezionista presso le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara – che ritrae La contessa de Lesse seduta, realizzato nel 1889 circa, quando Boldini risiedeva stabilmente nella capitale francese, dove, già da alcuni anni, si era affermato come ritrattista mondano, ricercatissimo da una facoltosa clientela internazionale.

Accanto a questo “ospite” illustre si presenteranno in mostra sedici disegni della raccolta del Museo ferrarese, alcuni mai esposti sinora, raffiguranti studi di donne a figura intera e di singoli volti femminili, due dipinti degli anni maturi (Il nudino scattante; La contessa Saffo Zuccoli), un autoritratto all’acquerello, due notevoli incisioni e lo straordinario ritratto dell’artista in bronzo eseguito da Vincenzo Gemito.


Il
Comitato di studio vede, accanto a Vittorio Sgarbi presidente e Tiziano Panconi direttore, Loredana Angiolino, Beatrice Avanzi, Maria Teresa Benedetti, Almerinda Di Benedetto, Pietro Di Natale, Elena Di Raddo, Leo Lecci, Marina Mattei, Gioia Mori e Lucio Scardino.

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