Ostellato
18 Dicembre 2020
Un sottufficiale dell'Aeronautica e una coppia padre-figlio avrebbero cercato di far sottoscrivere un'ammissione di debito da 150mila euro a un'imprenditrice, che però chiamò i carabinieri

Si finse agente Digos, militare e due complici nei guai: a processo per tentata estorsione

di Daniele Oppo | 2 min

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Ostellato. Un sottufficiale dell’Aeronautica militare è a processo insieme a una coppia padre-figlio per una tentata estorsione nei confronti di un’imprenditrice di Ostellato.

Giovedì mattina si è tenuta l’udienza filtro del procedimento nei confronti del sottufficiale Marco Errico e Mario e Giuseppe Tomasi, padre e figlio.

Per l’accusa, il primo si sarebbe spacciato per un agente della Digos e avrebbe dato manforte agli altri due nel cercare di far sottoscrivere alla donna un’ammissione di debito da 150mila euro nei confronti di Marco Tomasi per lavori mal eseguiti da parte della società della vittima.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Errico si sarebbe presentato a casa della signora affermando di essere un agente della Digos di Milano e le avrebbe intimato di sottoscrivere un modulo di ammissione del debito (che sarebbe stato materialmente redatto da Giuseppe Tomasi). Errico avrebbe addirittura ventilato dei possibili brutti risvolti nel caso l’imprenditrice non avesse accettato di pagare.

La donna però non si è fatta intimorire e con una scusa si è allontanata e ha chiamato i carabinieri che al loro arrivo hanno trovato ancora sul posto sia Errico che Marco Tomasi che lo aveva accompagnato e che lo aspettava poco lontano.

Agli uomini dell’Arma Errico ha ribadito di essere della Digos, non di Milano ma di Bari, ma le verifiche effettuate dai carabinieri hanno permesso di svelare l’inganno che al sottufficiale dell’Aeronautica costa anche l’accusa di false attestazioni sulla propria identità.

Il 31 marzo, davanti al tribunale in composizione collegiale presieduto dal giudice Piera Tassoni, inizierà la fase istruttoria e verranno sentiti i primi testimoni.

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