L’abbraccio della Curva Ovest prima di Spal-Chievo
Un centinaio di ultras hanno illuminato l'intero viale Cavour con torce rosso fuoco, accompagnando idealmente i biancazzurri verso il Paolo Mazza
di Davide Soattin
È stato un ideale abbraccio rosso fuoco quello con cui la Curva Ovest ha voluto riscaldare la Spal a poche ore dalla sfida casalinga contro il Chievo Verona.
Intorno alle 19 infatti, mentre il pullman dei biancazzurri lasciava l’Hotel Carlton di via Garibaldi per dirigersi verso lo stadio, due ali di fumogeni hanno accompagnato gli uomini di Pasquale Marino lungo tutto viale Cavour, tra i cori, i battimani e l’incitamento di un centinaio di ultras estensi, nel pieno rispetto delle norme anti-Coronavirus, come concordato con la Digos della Questura di Ferrara.
Una vera e propria manifestazione di affetto, fedeltà e vicinanza alla squadra in un momento tutt’altro che facile per chi, abituato ad essere il dodicesimo uomo in campo, dallo spingere Floccari e compagni dai gradoni del Paolo Mazza, ora è costretto a gioire e soffrire lontano dai propri colori, nella speranza di tornare al più presto in quella Curva Ovest che, spettrale così com’è oggi, non può che mettere tristezza e malinconia.
Al termine della gara con il Chievo Verona, Pasquale Marino ha preso la palla al balzo per ringraziare i tifosi per quanto fatto nel pre-partita: “Siamo stati contenti di rivederli. Anche se non possono venire allo stadio, si sono fatti sentire. Ci ha fatto moltissimo piacere, significa che sono contenti del percorso che abbiamo intrapreso. Oggi volevamo regalargli una vittoria, purtroppo le cose non sono andate come dovevano, ma io sono contento della prestazione messa in campo in questa partita e spero lo siano anche loro”.