Torcia accesa la Petrolchimico senza però che il sito del Consorzio Ifm di notizia dell’evento, come invece avviene di solito in caso di eventi a rilevanza esterna. È quanto segnala il gruppo Fridays for Future di Ferrara con un video sulla propria pagina Facebook, inviato anche ai giornali con una nota.
“La società Ifm, competente per le comunicazioni dei fenomeni percepibili all’esterno della struttura, che possono creare disagi e danni alla salute e all’ambiente, tace dal 23 novembre – segnala il gruppo ambientalista -. Questi fenomeni destano grande preoccupazione a Ferrara, città che registra il periodico record di polveri sottili in atmosfera”.
La questione diventa pretesto per chiedere analisi sul rapporto industria-ambiente-salute nella città di Ferrara: “Nel 2016 molti quotidiani locali hanno riportato che l’incidenza dei tumori sulla popolazione ferrarese superava persino quella registrata a Taranto”, scrivono i Fff, secondo i quali “le analogie tra le due città, che condividono un polo industriale prossimo al centro abitato, sono chiare ed inequivocabili. Non ci si può continuare a nascondere dietro la retorica dei posti di lavoro garantiti da tali stabilimenti”.
“Studi condotti intorno all’Ilva di Taranto hanno evidenziato come l’incidenza di malattie derivanti da inquinamento industriale fossero maggiormente concentrate in quegli abitanti che risiedevano proprio nei pressi della fabbrica. Mentre a Ferrara i dati resi pubblici riguardano solo la Provincia o l’intero Comune, non le zone prossime al polo industriale. Sinceramente preoccupati dall’inquinamento atmosferico causato dalle polveri sottili prodotte da questi fenomeni di combustione localizzati e periodici – conclude il gruppo -, richiediamo che gli stessi studi condotti intorno all’Ilva di Taranto sull’incidenza dei tumori nelle persone, siano condotti anche sui chi risiede nei pressi del polo chimico di Ferrara”.
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