Girolamo Calò

“Dopo 25 anni si chiude un’epoca e se ne aprirà un’altra”. Dopo Cristina Corazzari, si dimette un altro degli eletti nelle liste del Pd. Girolamo Calò, che era comunque già passato nel gruppo misto e aveva aderito ad Azione di Carlo Calenda, abbandona la carica di consigliere comunale.

Calò, 49 anni, laureato in pedagogia con indirizzo filosofico, ora mediatore commerciale multi settore, è uno dei nomi più in vista dell’ultimo quarto secolo di politica ferrarese.

Gli albori della sua carriera vanno ricercati nel 2004, quando diventa presidente della circoscrizione “Giardino-Arianuova-Doro” (la famosa Gad) e, per i 5 anni successivi (2009-2014), della Circoscrizione 1. Viene eletto una prima volta in consiglio comunale nel 2014, quando sotto la seconda legislatura Tagliani ricopre la carica di presidente del Consiglio Comunale.

Nei mesi scorsi Calò, che aveva già salutato gli amici del Pd per abbracciare il progetto di Calenda, era entrato nel gruppo misto. Ora “rimango solo come militante di Azione, sono vicino ad Alberto Bova (ex consigliere di Ferrara Concreta e attuale tesoriere e portavoce regionale del partito, ndr), ma il lavoro che sto facendo mi sta entusiasmando sempre più e di conseguenza mi toglie tempo all’attività politica”.

E allora lui ha fatto una scelta. “Le cose o vanno fatte bene o non vanno fatte e in tanti anni credo di aver dedicato molto del mio tempo alla comunità. I voti che ho sempre ricevuto mi hanno ripagato di questo e credo di essere a posto con me stesso e con la fiducia che mi hanno accordato i ferraresi”.

A Calò subentrerà il primo dei non eletti nella lista del Pd, Mauro Vignolo, già consigliere nella precedente legislatura. Se Vignolo non dovesse accettare l’incarico, dietro di lui il primo nome è quello di Davide Nanni, già presidente del circolo Centro Cittadino.