Scritta sull’autobus: “Magrebini ai forni”
“Magrebini ai forni”. È la scritta comparsa questa mattina su un autobus della Linea 11. Se n'è accorta una signora anziana che ha inviato la segnalazione all'attivista del Pd Diego Marescotti
“Magrebini ai forni”. È la scritta comparsa questa mattina su un autobus della Linea 11. Se n'è accorta una signora anziana che ha inviato la segnalazione all'attivista del Pd Diego Marescotti
"Il Partito Democratico non ha mai parlato di razzismo, né negato che parte importante del fenomeno riguardi minorenni stranieri". È questa la "semplice verità" con cui Giada Zerbini, segretaria del Partito Democratico di Ferrara, risponde al sindaco Alan Fabbri
Dalle attività di repressione e controllo del territorio alle misure propositive come lo Sportello lavoro, il Job day e il progetto Agribus che i sindacati hanno stimato aver sottratto in 3 mesi 90mila euro agli intermediari illegali nello sfruttamento del lavoro agricolo. Sono queste alcune delle tematiche affrontate durante la riunione del Comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza pubblica che si è tenuto nel Comune di Portomaggiore il 5 novembre
Dopo la denuncia di una madre, che era riuscita a raccogliere con non poca fatica le confidenze della figlia, la Procura di Ferrara ha aperto un'inchiesta a carico di un uomo ferrarese di 58 anni, oggi indagato per violenza sessuale aggravata nei confronti di una bambina di 11 anni
Avrebbe costretto due minorenni a spalleggiarlo in alcune rapine per saldare un debito di droga. È questa l'accusa formulata dalla Procura di Ferrara nei confronti di un 22enne italiano, per cui è stato richiesto il rinvio a giudizio per estorsione ai danni di due giovani e spaccio di sostanze stupefacenti

Marcella Zappaterra
“La Regione Emilia-Romagna ha sempre riconosciuto l’importanza sociale e l’importante apporto al territorio dato dal mondo dell’associazionismo e del volontariato espresso dalle Cooperative sociali, delle Associazioni di promozione sociale e dalle Organizzazioni di volontariato”. A dichiararlo è la capogruppo Pd in Assemblea legislativa Marcella Zappaterra, prima firmataria di una risoluzione che risponde a un appello lanciato da Arci e da numerose associazioni e organizzazioni
“Nell’emergenza dettata dalla pandemia, il Terzo settore ha contribuito fattivamente a fronteggiare il contagio e a dare sostegno a molte persone in difficoltà, pagando però un prezzo altissimo. Da un’analisi condotta su circa 1400 enti emiliano-romagnoli a inizio aprile, è emerso infatti che oltre la metà ha cessato la propria attività: 567 a causa dell’impossibilità di rispettare i decreti governativi anticovid e altri 160 per mancanza di dispositivi di protezione e di volontari. – riporta la consigliera regionale, che aggiunge –. L’azione regionale non si è fatta attendere, supportando i progetti che nel solo bando di luglio 2020 ha visto accogliere ben 675 richieste di enti e associazioni no-profit arrivando a una risposta che supera i 3 milioni di euro per un riconoscimento medio a ogni ente di circa 4.700 euro”.
“Ora la Regione deve andare avanti su questa strada – esorta Zappaterra –. Da un lato finanziando i progetti e le attività e dall’altro riconoscendo ad associazioni e organizzazioni di volontariato benefici patrimoniali, seppur temporali connessi all’emergenza, per l’attività che stanno svolgendo a servizio di tutta la comunità e concedendo nuovi strumenti finanziari a garanzia di azioni che gli stessi enti intendono intraprendere nel rispetto di quell’autonomia organizzativa e di azione che è vitale per il Terzo settore”.
“Con la risoluzione, il Pd propone di attivare un tavolo di confronto permanente, coinvolgendo anche altre istituzioni interessate e in particolar modo l’Anci per valutare iniziative mirate quali la sospensione delle locazioni negli immobili di proprietà regionale e di revocare immediatamente, sino alla fine dell’emergenza sanitaria, eventuali azioni di messa in mora attivate dal marzo 2020. Di attivare inoltre un fondo di rotazione, dedicato alle Associazione di promozione sociale iscritte nel registro regionale, adattando e integrando le condizioni di accesso alle mutate esigenze Covid e in ultimo, ma non per importanza, a introdurre modifiche alle regole nazionali legate alle attività ricreative e culturali e delle Associazioni di promozione sociale a cominciare dal tema della somministrazione, superando un principio di discriminazione evidente tra circoli e esercizi commerciali”, spiega infine Zappaterra.
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