Attualità
22 Novembre 2020
Il focolaio del complesso di Santa Chiara sembra in via di estinzione. Criticità in una casa di riposto di Mirabello e per il Servizio di assistenza domiciliare di Copparo

Covid-19. Situazione in miglioramento nelle strutture per anziani di Ferrara

di Redazione | 5 min

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Continuano a esserci criticità legate alla Covid-19, ma la situazione generale nelle strutture socio-sanitarie della provincia di Ferrara sembra aver iniziato il percorso di ritorno a una relativa normalità.

Lo si può evincere dall’ultimo report dell’Ausl di Ferrara sui casi di Sars-CoV-2 nelle case di riposo della provincia.

Una casa di riposo di Mirabello sorvegliata speciale

La situazione al momento più critica è quella che si sta verificando in una Casa di riposo di Mirabello: una piccola struttura con 22 ospiti gestita dalla Fondazione Filippo Mantovani. Mercoledì 18 novembre, secondo la ricostruzione fornita dall’azienda sanitaria ferrarese, uno dei medici di medicina generale della struttura ha segnalato l’invio in ospedale di un’ospite, con un quadro sospetto per Covid, facendo immediatamente scattare i provvedimenti di quarantena e gli interventi di valutazione.

Giovedì mattina alcuni ospiti sintomatici sono stati visitati dai medici delle Usca che hanno effettuato anche i primi tamponi. Venerdì il Dipartimento di Sanità Pubblica ha completato i prelievi necessari alla mappatura completa della struttura (ospiti e operatori asintomatici). Su richiesta dell’Ausl il gestore si è impegnato a rafforzare il presidio infermieristico che, nelle case di riposo, in condizioni “ordinarie”, è previsto solo ad accessi programmati. Purtroppo nella notte tra giovedì e venerdì e nel pomeriggio di venerdì le condizioni di alcuni ospiti, anche se non critiche, ne hanno richiesto l’ospedalizzazione presso l’ospedale di Cona e di Cento. L’attività di monitoraggio del personale infermieristico della struttura è stata affiancata dal prezioso intervento dell’equipaggio del 118, coordinato dal responsabile del servizio in stretta collaborazione con il dirigente del Pronto soccorso di Cento.

Ciò – spiega l’Ausl – ha consentito di confermare lo stato di equilibrio degli ospiti rimasti in struttura e di organizzare in modo razionale i trasferimenti in ospedale. Va segnalato che due persone residenti in casa di risposo hanno potuto rientrare a Mirabello, dopo essere state sottoposte ad attenta valutazione clinica presso il Pronto soccorso di Cento. Dopo il ricovero degli ospiti più complessi, nella notte scorsa e fino alla mattinata di sabato, la situazione è apparsa più tranquilla, ma continua il monitoraggio attivo di tutti gli ospiti anche se asintomatici. Si attendono gli esiti dei tamponi diagnostici eseguiti nel primo pomeriggio di venerdì per riorganizzare gli spazi e l’assistenza nel modo più razionale e opportuno.

Criticità per il Sad di Copparo

Secondo il report rimane una situazione di allarme a carico di alcuni operatori e famiglie seguite dal Servizio di assistenza domiciliare (Sad) del territorio di Copparo. Anche in questo caso sono stati attivati i provvedimenti di tracciamento (a carico del Dipartimento di Salute Pubblica) e di sorveglianza e monitoraggio, grazie alla collaborazione dei medici di medicina generale del territorio. I referenti dei servizi sociali (Assp dell’unione Terre e Fiumi) hanno provveduto alla riorganizzazione dell’assistenza domiciliare, garantendo i servizi secondo le priorità del bisogno individuale, valutando la complessità dei diversi casi in carico.

Come di prassi tutti gli operatori del Sad sono stati sottoposti a tampone di controllo e, con finalità preventiva. L’Ausl ha organizzato in collaborazione con il gestore, due interventi supplementari: test rapido settimanale sugli operatori del servizio direttamente coinvolto, reso possibile grazie al supporto del personale della CRA di Copparo, appena formata sulla nuova pratica;test a tappeto sugli operatori domiciliari dei Sad in capo al medesimo gestore, anche negli altri territori.

Situazione di nuovo sotto controllo al Complesso di Santa Chiara e in altre Cra

Il report dell’Ausl segnala però anche buone notizie. La prima è che il focolaio del complesso Santa Chiara, che aveva dato inizio alla “seconda fase” dell’epidemia nei primi giorni di ottobre, appare in via di estinzione. È d’obbligo la massima prudenza nella fase di uscita dall’isolamento – ammonisce l’Ausl -, ma è già realtà l’avvio verso la normalità delle attività nel Centro per disabili.

La Cra Alma di Codigoro, temporaneamente “quarantenata”, da sabato ha iniziato a riprendere le normali attività assistenziali, e va sottolineato che non si è registrata alcuna diffusione interna del contagio, grazie alla scrupolosa osservanza delle disposizioni preventive.

La Cra Mantovani di Copparo, ha concluso lo screening con la nuova metodica del tampone rapido. Tutti gli ospiti e tutti gli operatori sono risultati negativi il che ha consentito, nella serata di venerdì, la sospensione del provvedimento cautelativo di isolamento.

Il focolaio della Cra di Poggiorenatico, seppur esteso in termini numerici, sta procedendo in modo poco aggressivo e gli ospiti continuano a mantenere condizioni cliniche stabili o a presentarsi del tutto asintomatici. Nella giornata di ieri sono stati eseguiti i Tamponi rino-faringei di controllo e si prevede di avere un quadro completo della situazione entro domenica.

Il focolaio della Cra Residence Service di via Pomposa, sembra essere sostanzialmente sotto controllo, alcuni ospiti richiedono il supporto con ossigeno terapia a bassi flussi, ma non si registrano altri invii in Pronto soccorso. Anche in questo caso è in corso una nuova mappatura della situazione.

Prosegue lo screening generale

Prosegue l’attività di screening general – è di sabato mattina la notizia che la Cra Nibbio di Comacchio è “covid free” – L’attività verrà progressivamente rinforzata grazie all’introduzione dei tamponi “antigenici” rapidi.

Grazie agli interventi del Nucleo operativo per il controllo delle infezioni e del Dipartimento di Sanità Pubblica, l’Azienda Usl di Ferrara mantiene alta anche l’attività formativa “sul campo”. È già in corso la “formazione a distanza” sui tamponi rapidi ed è stato organizzato un evento formativo in video conferenza per l’aggiornamento dei “referenti Covid” delle strutture accreditate.

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