Attualità
23 Novembre 2020
Cinquanta giovani dell'università di Ferrara di Phoenix Factory, sfruttando il nuovo format, hanno aiutato la Pmi Amazing Italy a risollevarsi

I ‘Creativity Days’ si evolvono e creano nuove opportunità per il mondo del lavoro

di Redazione | 3 min

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‘Rinnovarsi o morire’, detto che si sposa perfettamente anche con il nome dell’associazione studentesca Phoenix Factory, nata un paio di anni fa, con l’obiettivo di sviluppare progetti interdisciplinari rivolti ai settori lavorativi di maggior interesse studentesco.

Dallo scoppio della pandemia il format del Creativity Day non poteva più funzionare vista l’impossibilità di organizzare momenti di confronto tra i giovani all’interno degli spazi comunali. Inoltre, le imprese hanno cominciato a domandare progetti ancor più concreti, perché attuabili fin dal giorno uno e senza necessità d’ingenti capitali.

È nata così l’”Open Challenge” dove le imprese formulano un problema da sottoporre alla rete di attivisti provenienti da oltre 15 province. Questi, chiamati Ambassador, si attivano individuando le imprese innovative –altrimenti chiamate StartUp–attive nei loro territori che rispondono meglio all’esigenza dell’impresa.

A trionfare sono stati i giovani della Bologna Factory e della Veneto Factory, rispettivamente i gruppi di lavoro guidati da Alessandra Magistretti (BO) e Mattia Avventi (PD). I loro progetti sono stati premiati da Amazing Italy, PMI attiva nel settore turistico che a seguito della pandemia ha deciso di sfruttare il nuovo format di Phoenix Factory per trovare una soluzione per rimanere competitiva sul mercato. In particolare, i vincitori hanno individuato due imprese innovative attive nella green economy e due realtà attive nell’ambito digital cha garantiranno alla PMI un vantaggio competitivo sostenuto nel tempo.

L’idea di modificare il format e di arrivare al concetto di Open Challenge è di Jacopo Naidi, fondatore di Phoenix Factory. Jacopo a febbraio era in Israele perché selezionato tra i 50 under 30 più meritevoli su base nazionale per partecipare al percorso di leadership promosso da Confindustria e Fondiringenti. Lì ha scoperto i centri per l’innovazione, che si occupano di promuovere le startup innovative del Paese a favore delle imprese, nazionali ed europee, perché comincino a collaborare. Da lì l’idea di replicare le attività dei centri per l’innovazione stranieri attraverso un format che tenesse in considerazione anche e soprattutto il ruolo essenziale dei giovani nei processi d’innovazione territoriali.

La challenge proposta dalla emiliano-romagnola Amazing Italy ha coinvolto circa 50 giovani, di cui oltre la metà ragazze, iscritti all’Università di Ferrara. Questi sono stati appositamente formati nell’Estate da Phoenix Factory e da ART-ER perché avessero gli strumenti adeguati a maturare progetti sì creativi, ma che rispondessero anche e soprattutto puntualmente alle esigenze delle PMI richiedenti con progetti implementabili dal giorno uno.

“Questi giovani sono grandiosi, hanno sviluppato una capacità di cooperazione tra loro di altissimo livello”, sostiene Jacopo Naidi.

“Per la prima volta dopo tanto tempo ci siamo fermati ad esaminare con occhio critico e costruttivo i nostri limiti e le potenzialità inespresse–commenta Olga Arena, AD di Amazing Italy–. Non avremmo mai pensato alle analisi e alle soluzioni proposte che ci hanno fatto uscire dai nostri schemi. Ripeteremo l’esperienza una volta all’anno con l’obiettivo di continuare a migliorarci”.

L’azienda ora coinvolgerà le imprese innovative individuate attraverso l’Open Challenge per avviare un percorso di trasformazione in linea con le nuove prospettive del mercato.

Il format del Creativity Day non sarà più riproposto lasciando definitivamente il posto all’Open Challenge, il quale porta con sé delle innovazioni importanti che raccolgono da un lato la necessità delle imprese di valorizzare ciò che sanno fare ma con strumenti innovativi, dall’altro coinvolge i giovani e le imprese innovative dei loro territori natii, perché possano crescere e creare nuovi posti di lavoro, un equilibrio che si è dimostrato particolarmente vincente.

“L’obiettivo–sostiene Jacopo Naidi–è portare nelle aziende Italiane, da quelle più piccole a quelle più strutturate, la consapevolezza che lavorare in collaborazione con le imprese innovative italiane è ora necessario. I giovani sono pronti a cooperare per raggiungere questo importante risultato”.

Per approfondimenti le aziende possono consultare il sito openchallenges.it .

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