di Serena Vezzani
Cento. Difesa dei diritti umani, valori costituzionali e lotta contro la violenza: questi i tre punti all’ordine del giorno, presentati dall’opposizione, che hanno visto un’unanimità di voti nel corso della seduta streaming del consiglio comunale.
Con l’ordine del giorno presentato da Piero Lodi (Pd) ad oggetto “Liberazione di Patrick George Zaky”, il consiglio comunale di Cento “esprime alle istituzioni nazionali e internazionali coinvolte il proprio appello, affinché Zaky venga immediatamente liberato e si possa porre fine a vicende come questa”. Un cambio di passo per la posizione politica dell’amministrazione comunale anche con l’ordine del giorno successivo, sempre firmato Partito democratico, con cui si richiede la collocazione di una panchina gialla, a testimonianza dell’adesione alla campagna di ricerca di verità per Giulio Regeni: una lotta, quella della giustizia per Regeni, che il Pd porta avanti da ormai cinque anni.
A pochi mesi dall’insediamento del sindaco Toselli, infatti, nel 2016 la giunta aveva respinto la richiesta del Pd di apporre lo striscione per Giulio Regeni della campagna di sensibilizzazione promossa da Amnesty International, in quanto “in contrasto con la politica dell’amministrazione di non aderire a campagne di sensibilizzazione nazionali o internazionali”; la posizione non era stata riveduta nemmeno dopo diverse sollecitazioni del gruppo consiliare Pd nel corso degli anni. Giovedì sera, invece, “a nome di tutta la maggioranza esprimo un voto favorevole all’iniziativa della panchina” sono state le parole del consigliere Pirani, “la difesa dei diritti umani non deve avere nessun colore politico”.
All’unanimità anche l’ordine del giorno presentato da Piero Lodi ad oggetto “Valorizzazione dei valori costituzionali”, con cui impegna la giunta a promuovere iniziative culturali per mantenere viva la memoria storica del percorso costituente, per contrastare la nascita dei nuovi fascismi e totalitarismi, e a operare affinché tutti coloro che chiedano contributi, concessioni e patrocini nel territorio comunale sottoscrivano prima una dichiarazione “in cui affermino di riconoscere e rispettare le norme della Costituzione repubblicana e antifascista, che vieta ogni forma di discriminazione su sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni sociali e personali”.
Polemiche invece per l’ordine del giorno di Guaraldi e Balboni a oggetto “Territorio unito, Casumaro e Bevilacqua frazioni uniche”, che l’opposizione e i consiglieri di maggioranza Cacciari e Mottola hanno etichettato come “una mossa di strumentalizzazione e di propaganda politica per le elezioni comunali ormai prossime”: voti favorevoli, però, da tutto il resto della maggioranza, affinché la giunta e il sindaco si impegnino nell’attivare, nei prossimi mesi, le procedure per l’unificazione di Casumaro e Bevilacqua sotto il Comune di Cento e la provincia di Ferrara.
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