Cronaca
30 Ottobre 2020
I principali 'capi' dell'organizzazione criminale a partire da dj Bugi (o Boogye), alcuni dei quali già arrestati tra il 2018 e il 2019

Mafia nigeriana, ecco come funzionava e chi erano i ‘dirigenti’

di Redazione | 4 min

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Gli adepti assumevano cariche gerarchiche ben precise, dal vertice “Chairman” (a stretto contatto con la ‘casa madre’ in Nigeria) al ‘Norseman’, passando per i ruoli intermedi di ‘Elders’, ‘F.F.’, ‘School Guard’, ‘Coordinator’, ‘Executional’ e ‘Pilot’.

Colui che è considerato dagli inquirenti il capo ferrarese della mafia nigeriana a Ferrara aveva assunto la carica rilevante di F.F., e parliamo dell’ormai noto Emmanuel Okenwa, detto ‘Boogye’, conosciuto come dj Bugi per la sua attività di deejay a Ferrara e in altre zone dell’Italia settentrionale. Si definiva il “re di Ferrara” e dalle indagini risulta praticamente l’esponente intoccabile dell’organizzazione, un punto di riferimento anche a livello nazionale, che decideva sulle nuove affiliazioni e sulle nomine (ma anche sulle rimozioni) di ‘Coordinator’ ed ‘Executional’, sia in Emilia Romagna che in Veneto, in particolare a Padova e Vicenza. Ovviamene a lui toccava gestire e dirimere le questioni interne al clan e con il clan rivale degli ‘Eiya’, anch’esso presente a Ferrara in zona Gad, e con altre bande di malviventi, con regolamenti di conti anche violenti e spedizioni punitive che lui stesso coordinava prendendovi spesso parte. Altro suo compito era quello di gestire e organizzare personalmente l’attività di narcotraffico. A sua carico figura anche un’estorsione perpetrata ai danni di una ambulante che stava vendeno capi d’abbigliamento e bevande nei pressi dell’ex distilleria via via Modena, alla quale ha intimato di consegnare 600 euro, una sorta di ‘pizzo’ per poter esercitare, colpendola e facendola malmenare da suoi affiliati di fronte al suo rifiuto.

Boogye non è comunque l’unico esponente di spicco dell’organizzazione smantellata dalla Polizia di Stato di Ferrara con le 31 ordinanze di misura cautelare in carcere eseguite. Si può dire che fosse un ‘dirigente sul campo’, diversamente da Stanley Chukwudi Amanchukwu, detto ‘Chuks’ o ‘ Jude’, il ‘Chairman’ che teneva i contatti con la casa madre in Nigeria e, assieme al suo assistente Charles Avarenren, detto ‘General Advanty’, gestiva la contabilità dei pagamenti degli affiliati. Avarenren, componente del consiglio degli ‘Elders’, si occupava anche delle nomine all’interno del gruppo e della sostituzione degli affiliati arrestati.

Anche Francis Okey Igwemma, detto ‘ Nautical Crisis’, è considerato secondo l’accusa un membro del consiglio degli anziani, gli ‘Elders’, con compiti di verificare il pagamento delle quote da parte degli associati, occupandosi anche del sostentamno economico delle famiglie degli arrestati.

Fra i 31 personaggi del clan figura come elemento di spicco anche Joseph Adeiymi, detto ‘General Ajebody’, molto vicino a Boogye e in prima linea nelle spedizioni punitive e nelle violenze contro affiliati e avversari. Favour Akhigbe, detto ‘Popori’, aveva la carica di ‘School Guard’, pubblicava sul forum del clan le indicazioni provenienti dai vertici ed è stato arrestato assieme ad Albert Emanuel, detto ‘Raska’ o ‘Ratty’, nel febbraio del 2019 a Torino dopo l’ennesima importazione di droga dall’Olanda. Fra i dirigenti e promotori dell’organizzazione criminale anche Godspower Okoduwa, detto ‘ Dozen’, particolarmente attivo nel traffico di droga nel Veneto. Shaka Abubakar, detto ‘Chako’, fortemente voluto da Boogye, era arrivato ad assumere di fatto il ruolo di ‘Coordinator’ di Ferrara, dando quindi indicazioni e disposizioni agli associati e riferendo a Boogye dei loro comportamenti.

Particolarmente violento è considerato Anthony Odianose Lucky, detto ‘Ubeba’, che venne arrestato per il tentato omicidio con machete di Stephen Oboh del 30 luglio 2018 dal quale partirono le indagini, che fu una sorta di regolamento di conti contro i rivali ‘Eiya’. ‘Ubeba’ fino al suo arresto è stato ‘Coordinator’ di Ferrara. Per l’attività di spaccio i suoi collaboratori più stretti erano Igbinosa Irabor detto ‘Ebo’, Junior Musa, Glory Egbogun detto ‘Omomo’, Kingsly Okoase detto ‘Oje’, Henry Arehobor detto ‘Threeman’, Emanuel Emakhu detto ‘Shube’ e ‘Papa Joy’ e altri ancora.

Endurance Emiowele, detto ‘Eddy’, è stato invece ‘Coordinator’ di Padova e venne accusato da Boogye di essersi intascato i soldi raccolti tra gli affiliati per il sostentamento della famiglia di ‘Raska’ arrestato a Torino, costretto anche per questo a fuggire in Germania per evitare severe punizioni che arrivavano fino al taglio della mano. Al suo posto di ‘Coordinator’ a Padova è arrivato Peter Shellu, personaggio particolarmente attivo nel traffico di marijuana.

Con la carica di ‘Pilot’, sempre secondo gli esiti delle indagini, figurava Collins Odianonen Okosun, detto  ‘Odi’, che viene indicato anche come presidente degli anziani, nonché Prince Onolunsen, detto ‘Degbola’, per parecchio tempo stretto collaboratore di Boogye poi da questi allontanato. Infine, fra gli esponenti di spicco è da annoverare Felix Tuesday, narcotrafficante attivo a Ferrara, che venne arrestato nel maggio del 2019 proprio perché trovato con parecchi ovuli di cocaina.

Gli altri esponenti raggiunti dall’ordine di carcerazione vengono considerati dagli inquirenti semplici partecipi all’organizzazione di stampo mafioso, senza un particolare ruolo apicale all’interno del clan.

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