Calici d’Estate sulla Darsena
Dal 29 maggio al 2 giugno torna “Calici d’Estate”, ospitato nella splendida cornice della Darsena di Ferrara. Cinque giornate dedicate al mondo del vino, all’insegna della convivialità, della musica e della scoperta
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Una giornata dedicata alla bicicletta, alla mobilità sostenibile, all'inclusione sociale e alla rigenerazione dello spazio pubblico. E' il "ByGo Day", il primo grande evento pubblico dell'associazione ByGo ciclo esperienze che domenica 18 maggio trasformerà la Darsena di Ferrara in un laboratorio urbano a cielo aperto con iniziative e attività per tutte le età e tutte le passioni
Secondo giorno di incontri e approfondimenti per il Festival della Progettazione Europea | European Projects Festival
Oltre 50 esperti internazionali, provenienti dagli Usa, Iran, Uzbekistan, Cina, Libia, Turchia, Albania e molti altri stati del mondo, si sono dati appuntamento, a Ferrara, per l’incontro sui lavori di restauro della Cattedrale
Le patologie muscoloscheletriche che colpiscono gli arti superiori — come mano, polso e gomito — sono tra le principali cause di limitazione funzionale, dolore e riduzione dell’autonomia nelle attività quotidiane. Spesso sottovalutate o affrontate tardivamente, queste condizioni possono invece beneficiare di un approccio specialistico tempestivo
La pressione venosa centrale è un parametro fondamentale per il medico che deve fronteggiare situazioni critiche, come una grave emorragia o uno scompenso cardiaco.
Ad oggi l’unico modo per misurarla consiste nel posizionare un catetere nelle vene giugulari del paziente, una procedura invasiva, dolorosa oltre che rischiosa.
Presto però, potrebbe bastare l’analisi dei dati ottenuti con una semplice ecografia. A proporlo è lo studio appena pubblicato sulla rivista scientifica Plos One e coordinato da Paolo Zamboni, professore ordinario di Chirurgia Vascolare nel corso di laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Ferrara.
Il team di ricerca ha indagato la possibilità di misurare il parametro attraverso l’elaborazione di segnali ottenuti da una videoclip di un normale esame ecografico della pulsazione dei vasi del collo, senza quindi sottoporre i pazienti a esami invasivi.
La pressione venosa centrale è stata misurata sia con la metodica classica, quindi con l’applicazione del catetere venoso centrale, sia acquisendo i segnali dell’ecografo: “Confrontando le due metodiche, è stato riscontrato un errore medio di appena 1.4 mmHg. La videoclip nella quale venivano registrati i segnali dell’ecografo nel 96% dei casi ha identificato correttamente i pazienti che avevano un valore di pressione venosa centrale nei limiti della norma”, illustra Zamboni.
Il team selezionato e coordinato dal professor Zamboni è interdisciplinare, composto da esperti di clinica, da tecnici biomedici, fisici e bioingegneri.
Tra loro Clive Beggs, professore emerito di fisiologia applicata dell’Università di Leeds con un ruolo di spicco nell’Istituto universitario di Studi superiori (IUSS) di Ferrara, Riccardo Ragazzi, anestesista dell’ Azienda Ospedaliero-Universitaria, Anna Maria Malagoni, Erica Menegatti e Mirko Tessari, ricercatori del Centro Regionale per le malattie venose e linfatiche a Cona, e Valentina Tavoni del Dipartimento di Fisica di Unife.
“La sfida più grande che abbiamo dovuto affrontare è stata quella di trasformare i dati provenienti dalla videoclip delle pulsazioni della vena giugulare nel valore reale della pressione venosa centrale misurata a livello del cuore. Fortunatamente siamo riusciti ad elaborare i dati con il sistema dell’ autocorrelazione del segnale della pulsazione, il che ci ha notevolmente semplificato le cose, risolvendo quello che fino ad oggi era un problema estremamente complesso”, dichiara Clive Beggs.
Il risultato rappresenta un traguardo importante per la medicina e per le possibili applicazioni cliniche che ne derivano: “Potenzialmente questo risultato apre la strada a sviluppi impensabili, anche in chiave di diagnosi in Telemedicina”, conclude il prof. Paolo Zamboni.
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