Paolo Govoni dalla Camera di Commercio a Sipro
L’attuale vicepresidente della Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna è benvoluto sia dalla parte politica (Comune di Ferrara in primis, che detiene il 48% della società) che da quella imprenditoriale
L’attuale vicepresidente della Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna è benvoluto sia dalla parte politica (Comune di Ferrara in primis, che detiene il 48% della società) che da quella imprenditoriale
Passa anche da Ferrara il digiuno a staffetta contro il Decreto Sicurezza. A partecipare i consiglieri di Coalizione Civica eletti nella lista Anselmo Sindaco Arianna Poli e Leonardo Fiorentini
“Il sottoscritto non ha alcun problema a dichiarare che i partigiani combattevano dalla parte giusta, nel liberare la nostra nazione da un sistema totalitario come il nazifascismo”. Ma...
Facendo un paragone con il 2023, fra le principali entrate correnti si registra un aumento della RcAuto (da 11,5 milioni a 11,9) e dell’imposta provinciale di trascrizione (Ipt), passata dai 9,7 milioni del 2023 ai 10,4 dell’anno scorso. Un andamento che lentamente sta riallineando l’entrata al periodo pre-covid.
L'assessore al bilancio Fornasini ha evidenziato tutti gli elementi positivi del rendiconto: dagli avanzi liberi ai recuperi Imu fino ai fondi del Pnrr
Numerose le reazioni, i commenti e le congratulazioni dopo la maxi operazione della Polizia di Stato che a Ferrara ha scoperto, scoperchiato e sgominato una grossa cellula della mafia nigeriana operante in particolare in zona Gad.
In primo luogo quelle del sindaco di Ferrara Alan Fabbri, con immancabile polemica rivolta al Pd: “Da anni segnaliamo il problema della mafia nigeriana ma il sistema politico del Pd, a cui faceva capo la precedente Amministrazione, ha sempre negato, arrivando addirittura ad attaccarci perché abbiamo lanciato l’allarme per tempo. Ora contiamo in espulsioni a raffica: chi ha operato in questo tipo di organizzazioni ed è dedito al crimine non deve tornare nella nostra città”.
Non poteva mancare poi il commento soddisfatto del vicesindaco Nicola Lodi: “La notizia dell’operazione di queste ore è la risposta migliore a chi, come il Pd ferrarese, negava l’esistenza della mafia nigeriana a Ferrara, derubricando il problema a una questione di ‘percezione di insicurezza’. Pericolo scampato: al governo della città avremmo potuto continuare ad avere una forza politica, come il Pd ferrarese, che per anni ha negato il problema. La sicurezza non è una questione ideologica ma va affrontata con attenzione e senza preconcetti di natura politica. E a Ferrara il presidio della sicurezza è oggi attivo, operativo, efficace ed efficiente”.
La notizia ha reso soddisfatti anche i deputati leghisti ferraresi Emanuele Cestari e Maura Tomasi, che a loro volta colgono l’occasione per una tirata d’orecchie al Partico Democratico di Ferrara: “Mentre il Partito Democratico di Ferrara per anni ha negato la presenza di infiltrazioni di criminalità organizzata esterna, l’attività delle squadre mobili di Torino e Ferrara, coordinate dallo Sco, delinea il preoccupante quadro di illiceità, in particolare droga e prostituzione, che il nostro partito denuncia da tempo, confermato dalle decine di provvedimenti cautelari che si stanno eseguendo, sotto il mandato delle competenti Direzioni Distrettuali Antimafia. È un importante risultato che testimonia l’impegno delle forze dell’ordine per la sicurezza dei cittadini e la nostra attenzione per evitare di sottovalutare fenomeni che altri scambiano per micro-criminalità. Proprio in queste ore, in Parlamento, si stanno modificando i decreti sicurezza, che avevano ridotto l’immigrazione incontrollata, chiuso i porti agli sbarchi illegali e ripristinato la legalità nel sistema dell’immigrazione che, come i cittadini ricordano, era diventato un vero e proprio business. La maggioranza Pd-M5S, mentre il Paese soffre una crisi sanitaria ed economica senza precedenti, sta impegnando il tempo tornando indietro rispetto al sistema di controlli e sanzioni voluto dalla Lega che ha dimostrato di funzionare e bene. Siamo certi che anche i ferraresi sapranno valutare ciò”.
Sempre dal Parlamento arriva il commento del senatore ferrarese Alberto Balboni (FdI), che esprime “tutta la mia riconoscenza come parlamentare e come cittadino per il lavoro investigativo svolto dalla Procura Distrettuale Antimafia e dalla Polizia di Stato. Spero che con questa importante operazione venga smantellata la presenza della mafia nigeriana nella nostra città, dove aveva ormai il controllo di numerose attività illecite, dal traffico di droga allo sfruttamento della prostituzione e al riciclaggio del danaro sporco, come denunciato dal sottoscritto da anni, quando la sinistra si ostinava a negarne persino l’esistenza”.
“Altro che percezioni” è il commento dei consiglieri regionali leghisti Matteo Rancan e Fabio Bergamini, che aggiungono: “Quella che è stata appena scritta è una grande pagina di legalità e giustizia, perché le forze dell’ordine, coordinate dal Questore Capocasa, hanno assestato un durissimo colpo alla mafia nigeriana, della quale si è sempre negata l’esistenza. L’ex sindaco Tiziano Tagliani negava l’esistenza del fenomeno, assicurando che si trattava di un problema di sicurezza “percepito”. Evidentemente, il centrosinistra non ha mai governato a stretto contatto con i cittadini, i quali hanno purtroppo assistito negli anni al dilagare di fenomeni come lo spaccio e le violenze a colpi di machete. A forza di manifestazioni di piazza della Lega – dicono Bergamini e Rancan – Ferrara ha cambiato passo. Ringraziamo per il loro lavoro Nicola Lodi e Alan Fabbri, sempre in prima linea con le loro battaglie e per questa vittoria che è di tutti i ferraresi. Con Fabbri sindaco, Ferrara ha segnato una svolta nella direzione di una maggiore sicurezza”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il referente provinciale della Lega Davide Bergamini, secondo cui si conferma la verità denunciata da tempo dalla Lega: “La mafia nigeriana esiste, non è una ‘percezione’, ma una struttura organizzata che ha agito indisturbata nella nostra città per anni coinvolgendo Ferrara in un circuito di malavita nazionale e internazionale. Questo è accaduto mentre al governo della città c’era il Pd e anche grazie al lassismo del centrosinistra che per anni ha nascosto la testa sotto la sabbia davanti a segni evidenti della presenza di un crimine organizzato che si occupava, attraverso bande, di spaccio di sostanze stupefacenti e sfruttamento della prostituzione. Secondo l’amministrazione del centrosinistra guidata dall’ex sindaco Tiziano Tagliani, il fatto che interi quartieri fossero sotto scacco delle bande organizzate e che la droga e la prostituzione fossero gestite alla luce del sole da soggetti ben noti e molto spesso clandestini, non era sufficiente a provare la gravità del fenomeno. Evidentemente per il Pd la volontà di negare l’evidenza per non ascoltare la Lega era così forte che, come tutti ricordano, lo stesso ex sindaco, davanti all’invito della Lega ad agire insieme per eliminare il fenomeno, arrivò a fare dei distinguo legali sul termine di mafia. Secondo Tagliani, e secondo il centrosinistra ferrarese che accusava la Lega di fare allarmismo, mancavano gli “elementi probatori a sostegno dell’ipotesi che la mafia nigeriana sia penetrata anche a Ferrara”. Ci auguriamo che ora il Pd abbia l’onestà di fare un mea culpa e ammettere di avere sbagliato contribuendo a creare una situazione grave che è pesata per anni sui cittadini”.
Non manca la reazione di Italia Viva Ferrara che esprime “gratitudine sia alla Direzione Distrettuale Antimafia, sia alle donne e agli uomini della Squadra Mobile di Ferrara nonchè al questore Capocasa, per la brillante operazione odierna contro la criminalità organizzata nigeriana che monopolizzava le attività criminali legate a spaccio e prostituzione in città. È evidente che non di semplici percezioni si trattava.È altrettanto evidente che si tratta di una forte e competente operazione investigativa che prescinde del tutto, nonostante qualcuno tenti di appropriarsene, da chi oggi siede sui banchi della Giunta Comunale. La città di Ferrara deve essere conosciuta e ricordata per i suoi tratti distintivi: la bellezza, la storia, le ricchezze naturali che caratterizzano il suo territorio e, soprattutto, l’immenso capitale umano che ogni giorno anima le sue strade, dal centro alla periferia. Per questo, la nostra città non merita di salire alla ribalta mediatica legando indissolubilmente il suo nome alla criminalità organizzata. L’auspicio è che la giustizia sia rapida nell’accertare le responsabilità e che lo Stato riesca, una volta per tutte, ad agire fermamente e in maniera risolutiva contro i responsabili di questi crimini”.
In serata arriva poi il commento dell’assessore al Bilancio, Paolo Calvano e dal sottosegretario alla Presidenza che ha la delega alla Legalità, Davide Baruffi, a nome della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna: “I complimenti agli uomini della Squadra Mobile di Ferrara e agli investigatori diretti dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura di Bologna per un’operazione che ha inferto un duro colpo alla criminalità organizzata. Questa importantissima operazione, partita già un paio d’anni fa, ha svelato una rete criminale organizzata infiltrata in un territorio sul quale non deve mai essere abbassata la guardia. La lotta alla criminalità e alla legalità per una regione più sicura e vivibile è in cima alle nostre priorità. Tutti devono fare la propria parte. Ci complimentiamo con le forze di polizia e, per quanto ci riguarda, intensificheremo ancor più gli sforzi e gli strumenti nell’ambito delle nostre competenze, mettendoli a disposizione di un più ampio progetto di raccordo tra tutte le istituzioni e le forze sociali”.
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