Copparo
27 Settembre 2010
Convegno a Copparo su “Energia: un'opportunità per il territorio”

Energia, l’appuntamento è per il 2020

di Redazione | 3 min

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Nella foto, da sinistra, Alessandro Bratti, Maria Teresa Bertuzzi, Sandro Pelati, Giorgio Bellini, Morena Diazzi e Nicola Rossi

Copparo. Si è tenuto sabato scorso il convegno organizzato dal Comune di Copparo dal titolo “Energia un’opportunità per il territorio”, il patto dei sindaci per lo sviluppo sostenibile del territorio copparese. A fare gli onori di casa il sindaco Nicola Rossi, moderatore Sandro Pelati assessore alla pianificazione territoriale e ambiente del Comune di Copparo. Il primo intervento è stato quello dell’on. Alessandro Bratti, che ha fatto una panoramica sulla questione energetica europea; Bratti ha ricordato che “uno degli obiettivi principali dell’Europa è quello di ridurre la dipendenza energetica degli Stati membri. L’obiettivo è noto: ridurre entro il 2020 l’emissione dei gas serra del 20%, aumentando del 20% la produzione di energia rinnovabile”.

“La mancanza, in Italia, di una politica economica pone il nostro Paese in una posizione di fragilità ulteriore, in quanto con la crisi economica in atto, si pone il serio problema del fenomeno delle delocalizzazioni industriali all’estero. Esattamente all’opposto dell’Italia si è comportata la Germania – ha sottolineato il parlamentare ferrarese – che ha messo in atto una politica industriale ed energetica di grande forza: 12 miliardi di euro investiti nelle nuove energie, le cosiddette tecnologie verdi, e non da oggi, infatti è dal 2004 che la Germania investe in tecnologie rispettose dell’ambiente e nello sviluppo della ricerca di settore”.

Morena Diazzi, direttore generale Attività Produttive della Regione Emilia Romagna ha detto che “la politica energetica regionale è in linea con le direttive della politica energetica europea. Le linee di intervento sono chiare e prendono esempio dalla Germania che senza dubbio su questi temi è all’avanguardia, non solo per spirito ecologista, ma perché sono uno sviluppo sostenibile può considerarsi vero sviluppo, economico, industriale e sociale”.

Il punto sull’agricoltura lo ha fatto la senatrice Maria Teresa Bertuzzi che ha voluto ricordare “la validità del binomio Agricoltura – Ambiente; ma se l’industria soffre, l’agricoltura soffre ancora di più, perché le imprese agricole sono in crisi di reddito, il che porta le aziende agricole a guardare con attenzione a nuove forme di guadagno, come ad esempio la coltivazione di terreni per le centrali a biomassa”.

“L’Italia – ha ribadito Bertuzzi – ha un grande patrimonio, le produzioni agricole di qualità controllata, i nostri prodotti tipici sono un terzo di tutti i prodotti tipici degli altri Paesi europei: occorre valorizzare, salvare e salvaguardare tutto ciò. A livello generale, è il momento delle grandi scelte strategiche, per far sì che anche il nostro Paese possa giocare un ruolo da protagonista. Per far questo occorre però una politica nazionale”.

Ha chiuso la giornata Antonio Lumicisi, del Ministero dell’Ambiente che ha sottolineato come “il protocollo di Kioto sia vincolante per i Paesi sottoscrittori, così come è vincolante l’appuntamento del 2020. Per questo è importante raggiungere la sostenibilità nazionale, che si raggiunge solo se anche il territorio, cioè gli enti locali faranno la loro parte. Il Patto dei Sindaci prevede proprio questo, un impegno a livello locale perché ogni città raggiunga gli obiettivi del -20% di emissioni; +20% di energie rinnovabili entro il 2020”.

Nicola Rossi ha chiuso i lavori del convegno ribadendo “l’interesse per i temi trattati e la volontà di considerare nel prossimo futuro di aderire al Patto dei Sindaci, occasione per unire il tecnico con il politico nel fine ultimo di valorizzare il territorio”.

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