Scontro frontale a Runco, grave una donna
Tarda serata di paura quella di mercoledì 17 settembre lungo la provinciale Runco-Gambulaga, dove poco dopo le 22 si è verificato un violento scontro frontale tra due auto
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Alla Festa dell'Unità, Pier Luigi Bersani non risparmia la stoccata al governo: "La Meloni si vanta quando parla di occupazione: 218mila posizioni di lavoro in più a luglio sull'anno precedente. Benissimo. Peccato che siano +408mila sopra i 50 anni e -190mila sotto"
“Ferrara non è chiusa nelle sue mura, al contrario: le ha aperte al mondo. È il Pd ferrarese che continua a sbatterci contro”. Alan Fabbri replica alle critiche di Calvano schernendo l'avversario
Il Circolo Arci Bolognesi da piazzetta San Nicolò, dove le sue attività culturali e sociali proseguono dal 1979, non se ne vuole andare – e per rimanere è pronto da ottobre a reinventarsi, con la promessa di non smarrire la propria identità, fatta di incontri, partecipazione e creatività
"Nessuno è stato sfruttato e io ne esco a testa alta. Quello che hanno detto i lavoratori in aula? Era falso". Sono le parole con cui - davanti al collegio del tribunale di Ferrara - la 56enne Elisabetta Zani, all'epoca dei fatti presidente della Cooperativa Agricola del Bidente, respinge le accuse per cui - insieme ad altri cinque imputati - è finita alla sbarra
Gli agenti della Polizia Postale di Ferrara hanno individuato e denunciato in stato di libertà tre truffatori in concorso tra loro, rispettivamente due donne di 42 e 40 anni e un uomo di anni 47, tutti residenti nella provincia di Modena, per aver attuato la cosiddetta “truffa del bancomat”.
Gli agenti hanno ricevuto una denuncia da parte di un cittadino ferrarese ultrasettantenne, che aveva inserito un annuncio di vendita nel portale e-commerce www.subito.it di un motociclo, al prezzo di 6000 euro. La vittima ha ricevuto una telefonata da parte di un presunto acquirente che si è dichiarato interessato all’acquisto del mezzo e, dopo aver trovato l’accordo, ha suggerito al venditore di recarsi presso uno sportello bancomat per ottenere la somma pattuita.
Seguendo le indicazioni fornite per telefono dal presunto acquirente, il malcapitato ha inserito il bancomat e dopo aver selezionato “ricarica Postepay”, ha digitato ingenuamente le cifre indicate dal malfattore come numero “dell’ordine di acquisto”, per poi confermare l’importo di 250 euro.
A quel punto il falso acquirente, con una serie di raggiri, ha convinto la vittima che la transazione non era andata a buon fine e, con notevole capacità di persuasione, ha indotto il venditore a ripetere l’operazione per ulteriori 11 volte, su tre diverse carte Postepay, facendogli utilizzare inoltre tre differenti pseudo- numeri di “ordine di acquisto”.
Al termine, l’anziano è stato rassicurato del buon fine dell’operazione e, certo di aver ottenuto l’accredito della somma spettante, solo dopo qualche ora si è reso invece conto di non aver acquisito alcun accredito di denaro, ma di essere rimasto vittima di una truffa da parte del finto acquirente, che è riuscito così a farsi accreditare la somma di ben 3.000 euro.
Il truffatore si è reso irreperibile disattivando il numero del cellulare utilizzato nella fase di contrattazione e durante le ingannevoli ricariche.
Al termine delle indagini, gli agenti della Polizia Postale sono riusciti ad accertare l’identità degli intestatari delle carte prepagate, coautori della truffa, e a denunciarli all’autorità giudiziaria.
LA POLIZIA POSTALE – TRUFFA SPORTELLO BANCOMAT – COSA ACCADE:
Il finto acquirente dopo aver trovato un accordo con il venditore propone di effettuare il pagamento tramite postepay, bancomat o bonifico.
Mentre il venditore è allo sportello riceve la chiamata dal falso acquirente in cui gli vengono fornite le seguenti indicazioni:
– Inserire il bancomat
– Selezionare il circuito di pagamento
– Selezionare Ricarica
A questo punto, il finto acquirente comunica al venditore un numero di carta da inserire, sostenendo essere il numero dell’ordine per il prodotto, e selezionare l’importo pattuito prima di confermare il “pagamento”.
In altri casi il finto acquirente dice di aver effettuato un bonifico e che è necessario andare al bancomat per riscuoterlo.
Non effettuate mai questo tipo di operazione poichè, in questo modo, il finto acquirente si farà accreditare l’importo. Nel caso si dovessero ricevere richieste di questo tipo, non proseguire con la trattativa.
Se invece è stato accreditato l’importo richiesto al finto acquirente contattare gli Uffici della Polizia Postale e delle Comunicazioni.
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