Economia e Lavoro
25 Ottobre 2020
Il presidente di Cna Ferrara, commenta il nuovo Dpcm e lancia un appello per i contributi: "Fare presto e subito"

“In provincia di Ferrara centinaia di imprese rischiano di chiudere per sempre”

di Redazione | 2 min

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Nonostante il dato sugli infortuni provinciali e regionali sia in calo rispetto all'anno precedente, il fenomeno degli infortuni mortali è purtroppo in aumento. Durante la riunione del 9 ottobre in Prefettura dell'Osservatorio provinciale in materia di sicurezza e legalità del lavoro è emersa la necessità di intensificare gli sforzi di prevenzione, concentrandosi in particolare sui settori ritenuti più a rischio: edilizia, logistica e agricoltura.

Fotovoltaico: tempi troppo lunghi per gli allacciamenti

Riservare agli impianti fotovoltaici programmati dalle imprese locali una quota della capacità di allacciamento alla rete nazionale presente sul territorio provinciale. È questo il cuore della proposta che gli impiantisti di Cna Ferrara porteranno al nuovo Tavolo di confronto su impianti energetici e da fonti rinnovabili convocato dal Presidente della Provincia di Ferrara per mercoledì 15 ottobre

A questo punto il rischio è molto concreto: se il governo non metterà in campo subito misure incisive e tempestive di aiuto alle imprese, in provincia di Ferrara centinaia di aziende rischiano di chiudere per non riaprire mai più”.

Davide Bellotti, presidente di Cna Ferrara, commenta così, a caldo, il nuovo Dpcm annunciato in conferenza stampa dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Le chiusure decise dal governo – prosegue Bellotti – dimostrano che ancora una volta siamo arrivati impreparati e male organizzati ad affrontare la nuova emergenza. Imporre la chiusura di tante attività economiche può penalizzare in modo irreparabile il mondo della piccola e media impresa”.

Organizzazione di eventi, cultura, sport, tempo libero, palestre, piscine, pub, ristoranti, bar: sono queste le attività economiche direttamente penalizzate dal nuovo Dpcm.

“Per tutte queste imprese, che rappresentano migliaia di posti lavoro in Provincia di Ferrara – spiega Bellotti – servono aiuti seri e sostanziosi. Non basterà ripianare le mancate entrate che saranno determinate dalla nuova chiusura forzata. Servono aiuti strutturali e tempestivi, tenendo conto che tutte queste imprese hanno già subito seri danni e forti riduzioni di fatturato a causa del precedente lockdown”.

Bellotti mette in discussione non solo i contenuti ma anche il metodo con cui il governo si è mosso: “le chiusure – spiega – vanno annunciate dopo e non prima di aver chiarito il quadro di aiuti a sostegno delle imprese. In passato gli aiuti dello Stato sono stati ampiamente sottodimensionati e in ritardo rispetto alle aspettative e alle reali necessità delle nostre aziende”.

Infine, “bisogna mettere in campo al più presto misure fiscali: stop ai versamenti di Imu e Tari, ma anche alle altre imposte in scadenza per un lungo periodo di tempo. Bisogna farlo e bisogna farlo subito, se non vogliamo ritrovarci a vagare in un deserto economico nel giro di poche settimane” ​​.

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