Attualità
25 Ottobre 2020
Strette su trasporti, cultura, divertimento e ristorazione

Le misure del nuovo Dpcm

di Redazione | 3 min

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Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro della Salute Roberto Speranza (credits: Protezione civile, CC BY 2.0)

Spostamenti consentiti tra le Regioni, anche se “è fortemente raccomandato di non spostarsi, sia con mezzi privati che pubblici, se non per motivi di lavoro, studio, salute o situazioni di necessità”; scuole secondarie con nuove formule, niente cinema e teatri, chiuse palestre e piscine e serrata alle 18 per i locali pubblici (con le eccezioni di domenica e giorni festivi, in cui bar e ristoranti potranno rimanere aperti).

Sono le misure principali – che saranno in vigore da lunedì 26 ottobre fino al 24 novembre – adottate questa notte con il nuovo Dpcm firmato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dal ministro della Salute Roberto Speranza.

“Considerati l’evolversi della situazione epidemiologica, il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia e l’incremento dei casi sul territorio nazionale”, il governo ha decretato nuove misure restrittive su più fronti.

Tutti dovranno avere sempre con sè la mascherina, con l’obbligo di indossarla nei luoghi chiusi diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto ad eccezione dei casi in cui sia garantita la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi.

La prescrizione non concerne i casi di chi sta svolgendo attività sportiva, i bambini di età inferiore ai sei anni e le persone con patologie e disabilità incompatibili con l’uso della mascherina.

C’è l’obbligo di mantenere una distanza di sicurezza di almeno un metro tra le persone.

Può essere disposta la chiusura al pubblico dopo le 21 di strade o piazze nei centri urbani dove si possono creare assembramenti, fatta salva la possibilità di accesso a esercizi commerciali o abitazioni private.

I locali e gli esercizi commerciali dovranno esporre all’ingresso un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente.

L’accesso a parchi, ville o giardini pubblici è condizionato al divieto di assembramento e alla distanza di sicurezza. Sono sospese le attività dei parchi tematici e di divertimento.

È consentita l’attività fisica o motoria all’aperto purché nel rispetto della distanza di sicurezza di almeno due metri.

Sospesi eventi e competizioni sportivi, tranne quelli riconosciuti di interesse nazionale. Sospese anche le attività di palestre, piscine, centri benessere fatta eccezione per quelli che sono presidio sanitario obbligatorio. Sospese pure le attività di sale giochi, bingo, casinò.

Sul fronte cultura, sono sospesi gli spettacoli di teatro, concerti, cinema, discoteche. L’apertura dei musei è condizionata al rispetto degli ingressi contingentati e con rispetto delle distanze minime interpersonali. Vietate le sagre e le feste nei luoghi al chiuso o all’aperto, comprese le cerimonie civili e religiose. Sospesi i convegni, i congressi e gli altri eventi ad eccezione di quelli che si svolgono in modalità a distanza.

In casa è raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi.

Le scuole di primo grado e i servizi educativi per l’infanzia continuano a svolgersi in presenza. Per quelle secondarie si adotteranno forme flessibili incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata per una quota di almeno il 75% delle attività, modulando gli orari in entrata ed uscita (l’ingresso non dovrà avvenite prima delle 9).

Le università predisporranno piani di organizzazione della didattica e delle attività in presenza e a distanza.

L’accesso di parenti e visitatori alle rsa o hospice è limitata ai casi indicati dalle direzione sanitarie delle strutture.

Bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie potranno tenere aperto dalle 5 alle 18. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di 4 persone, salvo che siano tutti conviventi. Dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico. Resta consentita la ristorazione senza limiti di orario negli alberghi e altre strutture ricettive per i propri clienti.

È consentita la ristorazione con consegna a domicilio e, fino alle 24, la ristorazione con asporto.

Niente limitazioni per la somministrazione di cibi e bevande nelle aree di autostrade, negli ospedali e negli aeroporti.

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