Lettere al Direttore
25 Ottobre 2020

Vendita Soenergy, il sindaco ha poco da festeggiare

di Redazione | 2 min

Una intollerabile messa in scena quella cui abbiamo assistito nell’ultimo Consiglio Comunale di Argenta. Infatti, se è comprensibile la soddisfazione dell’Avv. Ponticelli, molto abile nello scovare un compratore disposto a pagare quasi il doppio di quanto stabilito in perizia e che ha centrato quasi al centesimo quanto serve a Soenergy per pagare i debiti, non si comprende cosa abbia da festeggiare il Sindaco Baldini. Forse il fatto che non dovrà tornare a fare l’insegnante, giacché senza l’intervento dei generosi modenesi Soenergy sarebbe fallita, trascinando con sè Soelia e provocando il commissariamento del Comune. Per il resto, non c’è nulla di cui gioire, ma solo macerie sulle quali sarà difficile ricostruire alcunché.

La vendita di Soenergy, patrimonio proprietà dei cittadini Argentani, porterà oltre 50 milioni di euro che serviranno non a riempire le buche nelle strade o a rendere antisismici gli edifici pubblici, ma a coprire le enormi perdite realizzate da amministratori improvvidi, troppo spesso politici di lungo corso, quanto meno privi delle necessarie competenze. Basti dire che il loro ultimo bilancio, approvato con una perdita di 600mila euro, verrà corretto con ben 22 milioni di perdite.

Ma anche dopo la vendita, i problemi non sono finiti. Dovremo ancora fornire garanzie per 12 milioni, i dipendenti della sede argentana sono garantiti solo per un anno, dopodiché sarà scontata una drastica riduzione, e Soelia ha già annunciato che sarà costretta, per sopravvivere, a vendere le reti gas, costruite in 50 anni della nostra storia.

Il Sindaco Baldini ed il suo predecessore Fiorentini hanno ignorato per dieci anni non solo le mie denunce, definite fantasie frutto di rancore personale, ma anche le relazioni degli organi di revisione e quanto traspariva dalla semplice lettura dei bilanci. Entrambi sono la principale causa del disastro e poco conta che oggi abbiano la sfrontatezza di presentarsi come i salvatori della Patria. Misureremo presto il loro reale interesse per il bene di Argenta. Resta infatti aperto il capitolo della ricostruzione dei fatti e la ricerca delle eventuali responsabilità degli amministratori, per le quali sono chiamati ad agire concretamente e su cui non sarebbe accettabile far cadere una cappa di silenzio.

Gabriella Azzalli (Capogruppo di Argenta Rinnovamento)

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