Lettere al Direttore
21 Ottobre 2020

In memoria dell’ingegner Gabriele Govoni

di Redazione | 3 min

Venerdì scorso, 9 ottobre 2020, è mancato l’Ing. Gabriele Govoni, già Direttore del Centro Ricerche Giulio Natta, uno degli artefici delle più importanti innovazioni nel mondo nella chimica dei polimeri delle olefine. Nel nostro Blog ci eravamo proposti di non accogliere commemorazioni però, nel caso di Gabriele Govoni, siamo stati costretti a fare una eccezione perché la sua storia professionale è già stata oggetto di interventi in entrambi i libri del Petrolchimico e nell’ultimo “Ferrara e il suo Petrolchimico, volume secondo” gli anni trascorsi nel Petrolchimico di Ferrara sono stati portati ad esempio, con “Il caso del Propilene”, di cosa sia l’innovazione a livello mondiale.

Le persone fanno la differenza e lui la differenza l’ha fatta davvero, di Giovanni Patroncini (già responsabile worldwide della produzione di catalizzatori per poliolefine per LyondellBasell).

Le persone fanno la differenza e lui la differenza l’ha fatta davvero. Infatti, nei circa vent’anni in cui l’Ing. Gabriele Govoni ha lavorato ininterrottamente presso il Centro Ricerche “Giulio Natta” di Ferrara, da questo Istituto sono uscite tutte le più importanti innovazioni nei processi di polimerizzazione delle olefine messe a punto ed industrializzate dalla Montepolimeri e dalle Società che ne hanno ereditato il Know How (Himont, Montell, Basell e LyondellBasell). Queste innovazioni sono state tutte di tipo “rivoluzionario” nel senso che non sono state semplici modifiche o ottimizzazioni di processi preesistenti, bensì dei modi di produzione completamente nuovi che hanno consentito fra l’altro l’ottenimento di prodotti dalle proprietà irraggiungibili con le tecnologie precedenti. Alcuni esempi: il processo Spheripol per polipropilene e relativi copolimeri ottenuti per la prima volta al mondo in forma sferica, di cui sono state vendute nel mondo più di cento licenze, il processo Spherilene per polietilene ad alta densità e bassa densità lineare, il processo Catalloy per l’ottenimento di miscele polimeriche direttamente in fase di polimerizzazione, anziché attraverso i più costosi processi di compounding.

Ovviamente questi risultati di eccellenza non possono essere il frutto del lavoro di una sola persona e infatti presso il Centro Ricerche “Giulio Natta” hanno lavorato e lavorano centinaia di persone (ingegneri, laureati in varie discipline, tecnici, operatori) tutte altamente specializzate, tuttavia si può affermare che la presenza di Gabriele (ci si consenta di chiamarlo affettuosamente così) all’interno dell’organizzazione è stata come un lievito, che le ha consentito di crescere e di produrre in pochi anni una quantità di risultati positivi sbalorditiva. Infatti Gabriele univa ad un’intelligenza prontissima, un’ottima preparazione tecnica, un senso pratico non comune ed una capacità quasi maieutica di estrarre dalle persone il meglio che queste potevano dare, facendole convergere sull’obiettivo che di volta in volta ci si era dati, che non era mai di solo miglioramento, bensì di vera e radicale innovazione. Una volta raggiunto l’obiettivo, Gabriele passava immediatamente al successivo, lasciando ad altri le rifiniture e le “presentazioni” ai congressi o ai simposi scientifici.

Essendo consapevole che per competere nella tecnologia a livello mondiale la velocità è l’elemento fondamentale, il suo ritmo di lavoro era molto elevato, ma lui non lo imponeva agli altri: semplicemente coloro che collaboravano con lui capivano che per dare il loro contributo dovevano andare alla stessa velocità e volentieri vi si adeguavano, trascinati dal suo entusiasmo che non è mai mancato, nemmeno nei momenti difficili che pure ci sono stati come normalmente capita in tutte le attività dell’uomo.

Tuttavia non era solo per il suo entusiasmo che la gente lo seguiva, ma anche per le sue doti umane, in primis l’onestà ed il rispetto degli altri, fossero essi colleghi, capi o collaboratori. Tutti venivano trattati e rispettati allo stesso modo.

Ciao Gabriele, grazie di cuore per tutto quello che hai saputo darci come collega e come uomo.

Sergio Foschi, coordinatore del Blog “Voci dal Petrolchimico”

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