L’UAAR, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, è l’unica associazione nazionale, per quanto ne so, che rappresenta le ragioni dei cittadini atei e agnostici.
Associazione che ho sempre seguito con simpatia, condividendone numerose iniziative.
Non capisco pertanto il motivo per cui, a Ferrara, l’UAAR locale sia scesa in piazza per difendere un disegno di legge (Ddl ZAN) che comprime e deprime la specificità femminile, come ha ricordato di recente Francesca Izzo, storica combattente del femminismo italiano.
Mi piacerebbe pertanto che la sezione ferrarese dell’UAAR fornisse spiegazioni in merito.
Plaudo invece alla contrarietà dell’UAAR all’incredibile nomina di Mons. Paglia alla guida della commissione per l’assistenza sanitaria agli anziani, deprecando l’operato, davvero poco laico, del ministro Speranza.
Anche LEU si è messa a baciare l’anello ai vescovi?
Dopo Speranza ci attendono anche Fede e Carità?
«Non è trascorso neanche un giorno dal 150° anniversario del XX Settembre, ed ecco che il ministro della Salute affida la guida della commissione per l’assistenza sanitaria degli anziani a un arcivescovo. Anziché a una sanità pubblica e laica, Speranza sembra guardare a una sanità privata e religiosa: non c’è che dire, è l’ennesima conferma che la laicità in questo paese è andata a farsi benedire».
Così il segretario dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar), Roberto Grendene,ha commentato la notizia che il ministro della Salute, Roberto Speranza,che ha chiamato mons. Vincenzo Paglia (presidente della Pontificia accademia per la vita) a guidare la commissione istituita per progettare la riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria per la popolazione anziana del nostro paese.
Mi associo al commento di Grendene e mi auguro che l’UAAR continui a combattere le sue storiche battaglie, senza sposare cause che ben poco hanno a che fare con il sostegno delle ragioni degli atei e degli agnostici e che sarebbero condotte in pessima compagnia (vedi Speranza e sodali).
Anna Gandini