Spettacoli
18 Ottobre 2020
Esibizione site specific parte del Festival di danza contemporanea promosso dalla Fondazione Teatro Comunale

“Palpebra”. La riflessione sul tempo del CollettivO CineticO alla Sala della Musica

di Redazione | 2 min

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Foto di Daniele Zappi

Al Festival di danza contemporanea arriva “Palpebra”, parte della ricerca “Esercizi di pornografia vegetale”, prima site specific del CollettivO CineticO che si terrà lunedì 19, per proseguire con le repliche di martedì 20 e mercoledì 21 ottobre sempre alle 18 e alle ore 21, alla Sala della Musica in via Boccaleone 19, Ferrara.

Avviato venerdì 9 ottobre con il successo di Don Juan di Aterballetto (prima assoluta a Ferrara con coreografie a cura di Johan Inger), il Festival di danza contemporanea promosso dalla Fondazione Teatro Comunale di Ferrara esce dagli spazi del teatro di corso Martiri della Libertà per la performance site-specific proposta da CollettivO CineticO.

La riflessione di CollettivO CineticO sul tempo prosegue con un’indagine filosofica e fisica sulla trasposizione di condizioni proprie del mondo vegetale. Palpebra, infatti, è un ulteriore tappa della ricerca intorno a questo suggestivo parte di universo. Il gruppo di performer, capitanati dalla coreografa Francesca Pennini, pone la propria riflessione artistica sulla luce e sul suono, tenendo conto dei tempi ‘altri’ propri del mondo vegetale. Immobilità percepita, mondo fermo che fermo non è, un’umanità sempre più distante dalle caratteristiche sia del mondo animale che da quello vegetale sono alcuni dei fili che tessono l’analisi di CollettivO CineticO. Palpebra catturerà in scena, nella Sala della Musica, tutto quello che l’occhio uomo crede di non scattare.

“La dimensione vegetale è criptata sotto la pelle degli abitanti della scena in uno slittamento di parametri, un radicale e silenzioso scivolamento del punto di vista, un fuori-fuoco dell’antropocentrismo, una gentile distorsione del patto contemplativo che sposta la fruizione di qualche diottria – spiega Pennini – Suono e luce diventano soggetti fondamentali della chimica scenica in un rito percettivo di trasformazione dei corpi, un passaggio di stato della carne, mescolanza tra fasi di esistenza diverse. Il suono viene trattato come se fosse materiale coreografico, secrezione corporea”.

Palpebra per CollettivO CineticO è un “invito a uno sguardo tattile, a un’immersione in silenzi ad alto volume”, un indovinare “chi resisterà più lungo nel tempo dei corpi immobili, lì dove la velocità della trasformazione supera quella dello spostamento”.

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