Eventi e cultura
17 Ottobre 2020
Dal 16 ottobre al 17 gennaio la piccola esposizione curata dalle Gallerie Estensi e dal laboratorio DiDiArt di UniFe

‘Et in arcadia ego’, il Guercino in Pinacoteca

di Redazione | 2 min

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È con le parole di Piero Calamandrei – tra i padri fondatori della Costituzione – che il sindaco Alan Fabbri apre il suo intervento durante la celebrazione del 25 aprile, dopo l’alzabandiera e il picchetto d’onore. 

di Lucia Bianchini

Tornano le mostre dossier “Guardami! Sono una storia…” e l’ospite di questo secondo appuntamento è il quadro di Guercino ‘Et in arcadia ego’, esposto alla Pinacoteca di Palazzo dei Diamanti dal 16 ottobre al 17 gennaio.

La mostra è curata da una collaborazione tra le Gallerie Estensi e il laboratorio DiDiArt del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Ferrara.

Un gruppo di studenti si è infatti dedicato, dopo una serie di lezioni teoriche, allo studio e alla preparazione dell’allestimento dell’opera, come spiega Cecilia Vicentini: “Il workshop che ha dato vita a questa piccolissima mostra ha due anime: museo e funzionari che ci hanno assistito, e università con l’ aspetto più teorico, che si sono uniti e hanno creato un progetto entusiasmante per studenti di Ferrara e per studiosi che si cimentano nel ‘fare’ dentro un museo, laboratorio e luogo di formazione, di tutto ciò che comporta l’allestimento di una mostra, e di tutto il rigore scientifico che comporta”.

“Prima abbiamo ospitato due quadri di Cerruti dall’Accademia di Brera – continua Vicentini -, ora Guercino, che porta tante cose ancora da scoprire, e ha stuzzicato l’interesse dei ragazzi a studiarne gli aspetti insoluti. La sfida è stata anche il comunicare ad un pubblico più vasto. I ragazzi hanno iniziato con una fase teorica, di lezioni a distanza ed hanno conosciuto il quadro e il contesto in maniera teorica, per poi mettere le mani in pasta per usare le conoscenze acquisite per allestire la mostra”.

I visitatori sono infatti accompagnati da un video di approfondimento e da alcuni pannelli espositivi creati dai ragazzi partecipanti al seminario, che ne illustrano la storia ed evidenziano i dettagli.

Il progetto si compone poi di diversi incontri collaterali: in collaborazione con l’associazione culturale Bal’danza si terranno una serie di laboratori di ascolto musicale guidati da Nicola Badolato, docente di storia della musica dell’Università di Bologna, nelle giornate di sabato 24 ottobre, 7 e 28 novembre e 5 dicembre, oltre a due laboratori di ascolto dedicati alla follia nel Seicento tenuti da Giuseppe Domenico Lipani, docente di storia del teatro e dello spettacolo dell’Università di Ferrara e sostenuti dall’associazione Ferrarie Decus, nelle giornate di sabato 14 novembre e 12 dicembre, sempre nel Salone d’Onore alle ore 17.

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