Politica
12 Ottobre 2020
Modonesi ricorda che la Lega voleva le demolizione. Fusari scherza sulle bugie

Ex Palaspecchi e lo “smemorato di Collegno”

di Redazione | 3 min

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Bene che dopo un anno e mezzo il sindaco abbia individuato nell’Ippodromo comunale la sede della nuova biblioteca della zona sud della città. E ancora meglio la decisione di intitolarla a Federico Aldrovandi, ucciso proprio all’Ippodromo il 25 settembre di 15 anni fa”. Tutto bene, o quasi, secondo Aldo Modonesi, quanto andato in scena venerdì con l’inaugurazione del nuovo parco della Corti di Medoro.

Ma quello che stona secondo il consigliere comunale “è non riuscire ad ammettere, mentre si definisce «Un gran bel risultato per la città» il nuovo quartiere sorto là dove una volta c’era il PalaSpecchi, che questa operazione è stata voluta e raggiunta, con l’apertura dello studentato due anni fa e con la nuova residenza e i nuovi negozi che hanno iniziato a venire occupati questa primavera, grazie al lavoro e alla lungimiranza della precedente amministrazione”.

Si manca poi “totalmente di onestà intellettuale”, quando “il sindaco ringrazia il suo vice, Nicola Lodi, per il lavoro fatto come sprone”.

Modonesi tira in ballo lo smemorato di Collegno e ricorda “quello che è stato fatto, detto e scritto da Fabbri, da Lodi e dalla Lega, le dirette Facebook, i blitz, le comparsate di politici nazionali, le denunce in Procura e alla Corte dei Conti, i tentativi di boicottaggio. Altro che sprone”.

E nel frattempo “ci ricordiamo ancora meglio le fatiche e gli sforzi fatti negli anni scorsi per raggiungere questo importante risultato per Ferrara”.

Modonesi a questo punto offre “una breve sintesi di alcune delle tante cose dette da Fabbri&Lodi in questi anni, così per far ritornare la memoria a chi, novello smemorato di Collegno, pare averla persa: Tagliani si deve vergognare, non siamo dei burattini il social housing non si farà, meglio demolire” (Alan Fabbri); Bisogna pignorare l’immobile e riappropriarsi della struttura” (Naomo Lodi); Equitalia comperi l’immobile e poi lo butti giù” (Naomo Lodi); Tagliani farà rinascere un PalaSpecchi2… non c’è un piano economico che giustifichi l’ingente esborso di risorse pubbliche” (Alan Fabbri); Un progetto dai piedi di argilla che poggia su basi deboli e instabili” (Alan Fabbri); Demolire il gigante di vetro? Costerebbe poco più di due milioni” (Naomo Lodi); No al social housing: area appetibile per altre destinazioni” (Alan Fabbri); La riqualificazione di quest’area deve avvenire dopo la demolizione del Palaspecchi e passare da un referendum tra i cittadini.” (Naomo Lodi); Un enorme spreco di denaro, destinato a fallire miseramente” (Alan Fabbri).

Anche Roberta Fusari rivendica il lavoro svolto dalla giunta precedente, dove era assessore all’urbanistica, e sorride al dietrofront dell’attuale amministrazione: “Mi fa piacere vedere che l’amministrazione ha voluto fare questa inaugurazione, un segnale importante che ci fa pensare che voglia assumersi la responsabilità di portare avanti la riqualificazione di questo quartiere”.

Ma la cosa che la preoccupa è la decisione della giunta Fabbri di fermare il cantiere che “doveva veder sorgere una nuova biblioteca e una nuova sala civica aperta anche di sera, un presidio contro il degrado”.

“Peccato – aggiunge la consigliera di Azione civica -, perché questo parco e questo edificio ricevuto dal comune insieme ai soldi per poterlo ristrutturare (non è costato niente ai ferraresi) avrebbe dovuto essere un presidio di sicurezza per il quartiere”.

Fusari si dice poi “contenta che chi ha sempre lottato contro questa operazione oggi sia qui ad applaudire”. E conclude: “non credo a chi dice che ripetere all’infinito una bugia diventa verità. Credo che le bugie rimangono bugie e chi le dice rimanga un bugiardo”.

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