Eventi e cultura
25 Settembre 2010
Va al libro “Come mi batte forte il tuo cuore” l’Aquila d’Oro 2010. Il riconoscimento verrà consegnato oggi pomeriggio, alle 17,30 al Teatro Comunale di Ferrara

Benedetta Tobagi si aggiudica il Premio Estense

di Redazione | 3 min

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Va a Benedetta Tobagi, per il libro “Come mi batte forte il tuo cuore”, ed. Einaudi, il Premio Estense 2010 promosso da Unindustria Ferrara. La giuria tecnica presieduta da Gianni Riotta e la giuria popolare del Premio hanno assegnato la prestigiosa Aquila d’Oro alla seconda votazione dopo la discussione avvenuta in seduta pubblica a Palazzo Roverella-Circolo Negozianti di Ferrara.

Il riconoscimento sarà consegnato oggi pomeriggio, alle 17,30, nel corso della cerimonia nel Teatro Comunale che vedrà tra gli ospiti, in rappresentanza di Confindustria, il vice presidente Vincenzo Boccia e, Vittorio Sgarbi, in rappresentanza del Ministro Sandro Bondi. Presenterà la manifestazione la giornalista del Tg5 Cesara Buonamici.

La giuria tecnica presieduta da Gianni Riotta e composta da Paolo Boldrini, Alberto Faustini, Aldo Forbice, Laura Laurenzi, Mauro Mazza, Giancarlo Mazzuca, Folco Quilici, Bianca Stancanelli, Pierluigi Visci, si è confrontata in seduta pubblica con la giuria popolare composta da 40 cittadini ferraresi, che hanno letto i volumi approfondendone e analizzandone i contenuti. Come tutti i libri vincitori del Premio Estense, “Come mi batte forte il tuo cuore” sarà ora proposto come lettura nelle scuole superiori di Ferrara.

Gli altri libri in gara, già selezionati dalla giuria tecnica nel giugno scorso tra una rosa di 34 volumi, erano: “FAQ Mafia” di Attilio Bolzoni (ed. Bompiani), “I cari estinti” di Giampaolo Pansa (ed. Rizzoli), “Il Regno del Nord” di Arrigo Petacco (ed. Mondadori) e “Come mi batte forte il tuo cuore” di Benedetta Tobagi (ed. Einaudi).

Durante la cerimonia di premiazione in Teatro Comunale sarà consegnato anche il Premio Granzotto (riconoscimento destinato a una personalità italiana che si è particolarmente distinta per correttezza, impegno e professionalità) a Joaquin Navarro Valls, giornalista e scrittore.

Dai primi anni in un paesino vicino a Spoleto agli studi classici al liceo Parini di Milano, fino agli esordi come giornalista e alla piena affermazione professionale nella redazione del Corriere della Sera, Benedetta Tobagi ha ripercorso la vita e la carriera del padre. Con la partecipazione e l’affetto della figlia, ma senza mai rinunciare all’obiettività dello storico che si documenta con scrupolo, consultando documenti pubblici e privati e interrogando chi allora c’era. Ne nasce un ritratto del giornalista ma anche dell’uomo e del padre che fu Walter Tobagi, e di un periodo della storia italiana di cui è ancora difficile parlare. Un ritratto che restituisce di quel padre una immagine più vicina alla verità, senza strumentalizzazioni di parte. «Sono allergica alla retorica vuota del martire e dell’eroe, che troppo spesso si applica alle vittime del terrorismo. Papà ha avuto paura, ha faticato, ha assunto posizioni impopolari e molto discusse, ha continuato a scrivere le cose che gli sembravano giuste, ha cercato di riempire ogni giorno di senso il suo ideale di democrazia: questo, non il “martirio”, fa di lui un punto di riferimento».

Benedetta Tobagi è nata a Milano nel 1977. Laureata in filosofia, ha lavorato nella produzione audiovisiva, collabora con giornali e case editrici e si dedica a studi storici. Sviluppa iniziative culturali e progetti didattici insieme a centri di documentazione e associazioni per la memoria del terrorismo.

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