di Serena Vezzani

Poggio Renatico. Dopo l’inaugurazione del nuovo Parco del Ricordo, taglio del nastro anche per gli attrezzi fitness, installati all’interno del parco, donati con il ricavato del pranzo organizzato in via di Vittorio dalla Pro loco di Poggio il 1° maggio 2019. Il cantiere del parco, risultato di un progetto di compensazione ambientale realizzato da Snam Rete gas, è iniziato tre anni fa su un’area di proprietà del Comune di 3,6 ettari, collocata in una zona centrale, a ridosso del centro abitato.

“Il Parco del Ricordo vuole essere un luogo d’incontro della nostra storia tra passato, presente e futuro” rimarca il sindaco Daniele Garuti. Il nome è stato deliberato dal consiglio comunale dei ragazzi della scuola primaria e secondaria del comune, e la stele all’ingresso, raffigurante un castello e un albero che si fondono, sono “la rappresentazione delle nostre origini: la torre di Poggio Renatico, distrutta dal sisma, e il simbolo della vita e della rinascita, perché capire da dove veniamo è il primo passo per sapere dove vogliamo andare”.

All’interno del parco, infatti, sono stati piantati quasi 1000 alberi o arbusti e collocate delle opere monumentali fortemente legate al territorio, a partire dalla ricostruzione stilizzata in acciaio, poggiante sui mattoni recuperati dal crollo, del ‘mastio’ del Castello Lambertini, distrutto dal sisma del 2012; anche i ‘termini’, o ‘paracarri’, punti di delimitazione dal 1579 nel territorio per dividere lo Stato Pontificio dal ducato d’Este, sono stati collocati lungo il percorso. I loro basamenti, insieme alle panchine, arricchite da elementi architettonici ed ergonomici, sono composti dai mattoni che un tempo sorreggevano il Castello.

Il percorso nel Parco, che si articola in un perimetro di circa 900 metri, prosegue con il monumento agli aviatori, inaugurato in occasione del centesimo anniversario dell’Aeronautica militare di Poggio Renatico, con una ricostruzione della fontana che dagli anni ’30 al dopoguerra fu il simbolo del centro cittadino, con l’area spettacoli, con una ‘tribuna’ verde, la zona sportiva, con gli attrezzi da fitness e il campo da calcio, e il laghetto con la statua del pescatore dedicato al poggese Raffaele Tinarelli, morto tragicamente in un incidente stradale nel 2019.

L’area nasce “come un’opera di potenziamento della nostra centrale” sono le parole di Patrizia Rutigliano, di Snam, “profondamente radicata in un territorio in cui stiamo sviluppando progetti di sviluppo tecnologico mirati alla riduzione delle emissioni”. L’auspicio è che “l’esperienza di Poggio Renatico si possa ripetere in tutta Italia, dal momento che per l’azienda è stata il punto di partenza per creare una realtà aziendale di riforestazione”. Alle 19.15, poi, l’accensione dell’illuminazione della Torre del parco.