Politica
6 Ottobre 2020
Sarà affiancato dai vicepresidenti Stragliati (Lega) e Bertoncini. Fra gli obiettivi di mandato quello di superare il trauma del Coronavirus

Marco Fabbri (Pd) presidente della Consulta degli Emiliano-Romagnoli nel mondo

di Redazione | 3 min

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“Un lavoro in continuità con il precedente mandato, con l’obiettivo di valorizzare sia la vecchia sia la nuova emigrazione di emiliano-romagnoli nel mondo. Lavoreremo insieme ai Comuni e alle Associazioni degli emiliano-romagnoli all’estero anche perché c’è da cominciare a sanare la ferita del Coronavirus: dei tanti che, a causa della pandemia e delle restrizioni sui viaggi, non hanno potuto raggiungere i propri cari quando c’è stato un lutto”.

Marco Fabbri (Pd), neo presidente della Consulta degli Emiliano-Romagnoli nel mondo, tratteggia così i pilastri del suo mandato alla guida dell’Istituzione attraverso la quale la Regione si propone di mantenere vive, nelle comunità di corregionali all’estero, le proprietà linguistiche, storiche e culturali delle zone d’origine; di valorizzare i rapporti con i paesi di emigrazione e di seguire l’evoluzione del fenomeno emigratorio, rappresentandolo nella regione e proponendo interventi coerenti, per attuare, qualificare e coordinare un’efficace azione politica regionale, valorizzando le iniziative proposte e realizzate dalle comunità all’estero.

Fabbri, consigliere del Pd, è stato eletto presidente della Consulta, mentre la leghista Valentina Stragliati (“Ci metterò tutta la passione politica, vogliamo portare un’ondata di novità a questo importante organismo”) e Maria Lina Bertoncini, espressa dalle associazioni degli emiliano-romagnoli all’estero, sono state designate vicepresidenti. A Fabbri sono andati i voti di Pd, Lista Bonaccini, ER-Coraggiosa, Europa Verde, Lega, Fi, Rete Civica. Stragliati ha avuto anche il sostegno dei rappresentanti di Fdi.

Ai nuovi vertici della Consulta sono pervenuti gli auguri del presidente della Giunta regionale Stefano Bonaccini, che ha sottolineato l’importanza di rafforzare i legami con le comunità emiliano-romagnole all’estero per sventare il rischio che non si sentano valorizzate a sufficienza.

Critiche al metodo seguito dalla maggioranza sono state espresse da Marco Lisei (Fdi) per il quale il nome indicato dalla maggioranza per la Presidenza non è stato frutto di un confronto. “E’ stato così anche per i presidenti di Commissione, questa non è politica”, spiega Lisei replicando a Marcella Zappaterra, capogruppo del Pd, che ha detto di aver cercato di contattare Lisei nel pomeriggio di ieri.

Come illustrato dal presidente della Commissione Parità Federico Alessandro Amico, della Consulta faranno parte anche i rappresentanti di diverse soggetti del territorio quali Gian Domenico Tomei, Paolo Negri e Manuel Marchinetti in rappresentanza del Consiglio delle Autonomie Locali, Lorenzo Bertucci e Marco Greggi in rappresentanza delle Università che hanno sede in Emilia-Romagna, e i sei rappresentanti indicati da associazioni di promozione sociale che abbiano una sede in Regione. Per quest’ultimo caso si tratta di Pierantonio Zavatti (Acli regionale Emilia-Romagna), Alessandro Cardinali (Centro Studi Cardinal Agostino Casaroli), Fausto De Salvo (Istituto Fernando Santi), Giuseppe Conti (Centro Studi Cardinale Antonio Samorè), Giovanni Piazza (Associazione Piacenza nel mondo) e Giacomo Sarti (Mcl-Movimento Cristiano Lavoratori).

Fra i componenti della Consulta, poi, ci sono i 15 consultori esteri, rappresentanti degli emiliano-romagnoli residenti stabilmente all’estero e proposti dalle Associazioni dei nostri emigrati. Nello specifico si tratta di Maria Lina Bertoncini , Alberto Emilio Becchi, Carlos Maria Malacalza, Anna Lisa Poggiali, Analia Beatriza Barrera, Arfelli Amauri Chaves, Eduardo Zampar Morelli, Milena Morale Ghisoni, Fiorella Foscarini, Raymond Charles Bernardini, Alain Draghi, Patrizia Molteni, Francesco Repetti e Michele Rossi.

A completare la Consulta sono stati chiamati otto giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni d’età e indicati dalle associazioni e federazioni degli emiliano-romagnoli all’estero: Agostina Gentile, Gino German Andres Ponzini, Jeorg Venturelli Castro, Salvador Mario Kuski Zanatta, Jonas Brambati, Chiara Sofia De Oliveira, Virgil Nicolae De Bona e Claudia Maria Sbuttoni.

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