Ciao Vittorio,
Ci siamo già incontrati un paio di volte, e ti ho sempre portato il rispetto che devo sia a un Deputato della RI che come uomo di cultura. Ma ritengo che tra tutte le azioni; che tu puoi compiere, per definire Ferrara una città di cultura e di apertura, quella di intitolare una via a Italo Balbo sia una di quelle meno apprezzabili sia come Ferrarese che come Antifascista.
Non vado a giudicare la figura che Balbo ha avuto all’interno dell’aviazione, tant’è che tutti né hanno pianto la morte “accidentale” specialmente gli avversari, ma non posso e non puoi nemmeno tu scordare che Balbo era un Gerarca Fascista. Quel Balbo a cui vuoi dedicare una via di Ferrara non si scompose di fronte all’Abolizione degli altri partiti, di fronte allo squadrismo (fu comandante nel ‘24 della stessa milizia) che nacque dagli anni ’20 e che imperverso fino al 25 di Aprile, all’uso di gas in Etiopia.
Stai liberamente e volontariamente dando una revisione storica ponendo un gerarca Fascista in un’accezione positiva, quasi come se non avesse mai partecipato al Consiglio dei ministri di Mussolini o che si fosse battuto per il mantenimento della democrazia – quella che ti permette di parlare, anche quando commenti più gaffe in parlamento o dalla Durso –.
Mi spiace ma a Ferrara, in Italia, non c’è posto per revisionismi.
Vittorio, nulla esclude che tu sia un professionista nel campo dell’Arte, ma non può sputare sulla memoria di chi si è opposto al regime fascista sia con queste proposte che con l’insistenza nella apoteosi di una figura che nonostante fosse un eccellente aviatore ha contribuito in una forma determinante al periodo più buio del XX secolo che l’Italia ha vissuto.
Sergio Echamanov, cittadino di Ferrara