Economia e Lavoro
4 Ottobre 2020
La senatrice Pd presenta un ordine del giorno sull’autonomia dell’ente camerale

Cciaa, Boldrini chiede un tavolo al Mise

di Redazione | 1 min

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Paola Boldrini

Gli emendamenti presentati a salvaguardia delle autonomie delle Camere di Commercio, tra cui Ferrara, per cui in virtù dei decreti Semplificazione e Agosto si profila la fusione con Ravenna, sono stati trasformati in un ordine del giorno sottoscritto, peraltro, da 5 Stelle e Italia Viva, e approvato dalla Commissione Bilancio del Senato.

Un fatto che la senatrice Pd, Paola Boldrini, che di emendamenti ne aveva depositati tre al Semplificazione – respinti insieme agli altri, salvo poi essere riammessi in virtù del ricorso dalla senatrice subito presentato – e uno, col collega Marcucci, all’Agosto, giudica positivamente perché «dalla chiusura iniziale pare di cogliere una apertura».

Nell’ordine del giorno – la cui premessa è l’emergenza sanitaria in corso da Covid-19 e la necessità di sostenere i territori nella fase della ripartenza e per l’implementazione del Recovery Plan – si chiede l’istituzione, presso il Ministero dello Sviluppo Economico di un tavolo «con la partecipazione dei rappresentanti della Conferenza delle Regioni – si legge nel documento – , enti locali, Unioncamere, rappresentanze associative e operatori economici, finalizzato a verificare, sulla base di criteri oggettivi, come promuovere un assetto più efficace del sistema camerale e come concordare i conseguenti interventi normativi correttivi».

Il tavolo dovrà essere convocato a 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto legge 104 dello scorso 14 agosto.

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