Copparo
3 Ottobre 2020
"La distribuzione diretta da parte degli adetti è una nostra scelta ponderata per evitare i contatti"

Acqua in mensa alla scuola Primaria: “Soluzione bottigliette non praticabile”

di Redazione | 2 min

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(archivio)

Copparo. “Le indicazioni tecniche per la ristorazione scolastica in relazione al rischio Covid-19 del Servizio Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica della Regione Emilia-Romagna individuano la somministrazione di acqua anche attraverso la distribuzione diretta ai singoli bambini da parte degli addetti. Questa è la scelta del Comune di Copparo nell’attuazione delle misure connesse all’emergenza sanitaria”.

E’ questa la risposta del Comune di Copparo alle proteste delle famiglie dei bambini della scuola primaria in merito alla presenza di una sola bottiglia in mensa per un tavolo di sei bambini. L’Amministrazione copparese precisa che si tratta di “una decisione ponderata quella di utilizzare una sola bottiglia per tavolo, che viene gestita unicamente da un adulto provvisto di guanti e mascherina, con un ‘unico’ contatto”.

Sulla proposta di fornire una bottgilietta da 500 ml ad ogni alunno secondo il Comune non sarebbe preaticabile, perché “comunque necessiterebbe di un adulto per svitarne il tappo totalmente o parzialmente, imporrebbe un notevole sforzo di vigilanza dei gruppi ospitati nel locale mensa, dal momento che i più piccoli potrebbero, come spesso accade, scambiare o confondere il contenitore o venire, anche più volte, a contatto con la bottiglietta di un compagno vicino”.

Infine, aggiunge l’Amministrazione, “l’appalto triennale di affidamento del servizio di ristorazione, caratterizzato da uno specifico capitolato, deve forzatamente assumere i protocolli previsti dalla normativa anti-Covid, rispetto alle cui maggiori spese il Comune deve provvedere”.

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