Macachi, la Cassazione rigetta il ricorso sul sequestro
La Cassazione ha rigettato il ricorso della procura di Ferrara per il sequestro dei macachi che erano stati utilizzato dall'Università di Ferrara per sperimentazioni scientifiche
La Cassazione ha rigettato il ricorso della procura di Ferrara per il sequestro dei macachi che erano stati utilizzato dall'Università di Ferrara per sperimentazioni scientifiche
"I laureati Unife vantano risultati occupazionali superiori alla media italiana. A cinque anni dal conseguimento del titolo, l’occupazione dei laureati magistrali Unife raggiunge il 93%". A ricordarlo è il direttore generale dell'Università di Ferrara Marco Pisano ricordando come l'ateneo sia tra i protagonisti di Wow – Work on Work
Ferrara accoglierà nuovamente la leggendaria Mille Miglia nel 2026, un’occasione per unire sport, tradizione e valorizzazione del patrimonio artistico cittadino. L’edizione 2026 includerà due passaggi nel cuore di Ferrara
La Scuola di Sviluppo Territoriale di Ferrara ospiterà venerdì 24 ottobre, alle ore 15, nella Sala dell’Arengo della Residenza Municipale di Ferrara, una lezione aperta al pubblico dal titolo “Scenari economici nazionali e internazionali”
Le Aziende Sanitarie ferraresi, in collaborazione con l'Università degli Studi di Ferrara, hanno organizzato per sabato 25 ottobre (presso il nuovo polo didattico dell'ospedale di Cona) un importante evento formativo dedicato alla tutela dei minori, dal titolo "Facing abuse. Saper riconoscere i segnali di maltrattamento fisico e abuso sessuale nell’infanzia"
“La zona di Barco è una parte delicata della nostra città che paga già un forte tributo in termini ambientali, sia per la sua vicinanza all’area industriale sia per la prossimità a via Padova. Per questo la Giunta e tutta l’Amministrazione comunale di Ferrara puntano a conservarla nello stato attuale, rispettando la fascia di alberi importanti che la costeggia con la sua ciclabile che arriva fino a Pontelagoscuro, vero e proprio cuscinetto di verde che separa l’abitato dal traffico”.
Così l’assessore Andrea Maggi, è intervenuto raccontando i passaggi della petizione popolare “Salviamo gli alberi di Barco” promossa da un gruppo di residenti di Barco decisi a tutelare il loro territorio, giunta lunedì scorso dopo il vaglio della Giunta in Consiglio comunale dove ha raccolto il voto unanime da parte di tutte le forze politiche. Alla conferenza stampa erano presenti il capogruppo Pd Francesco Colaiacovo e due dei promotori della petizione giunta a buon fine, Gianni Rossi e Maria Grazia Soavi.
Il percorso aveva preso il via ad opera di un gruppo di residenti del Barco subito sensibilizzati al momento dell’installazione di un grosso cartello nell’area verde parallela a via Padova, vicino alla palestra 4 Torri, dove una società di Milano pubblicizzava la vendita dell’area, presentandola come edificabile. A questo punto, dopo avere condiviso l’informazione con lo stesso assessore Maggi, è stata lanciata una petizione denunciando come “il bellissimo parco del quartiere Barco sarà raso al suolo per lasciare spazio all’ennesima colata di cemento. Vogliono abbattere alberi adulti decennali per costruire nuovi palazzi in una zona che non ha la vocazione per essere considerata edificabile e che rappresenta uno dei pochi polmoni verdi di questo quartiere inquinato, che ha assolutamente bisogno di piante. La zona imputata è situata nei pressi di via Padova, in via Lodovico Mazzolino: una piccola via a fondo chiuso situata nel quartiere Barco, posta di fronte alla palestra 4 torri.”
La petizione, raccolto il numero di firme necessarie grazie anche al contributo dell’organizzazione ambientalista “La voce degli alberi”, è stata quindi trasmessa all’Amministrazione comunale.
“Dalle verifiche subito effettuate nella fase istruttoria – ha ricordato l’assessore Maggi – è così emerso come all’interno del Psc, il Piano Strutturale comunale, nell’area in questione è effettivamente prevista la possibilità di realizzare sia un insediamento residenziale sia un’area di forestazione. Tuttavia il Psc, per potere diventare operativo ha bisogno del Poc, lo strumento che nello specifico autorizzi la sua messa in atto. Pertanto – ha aggiunto l’assessore – pienamente determinata a mettere uno stop alla possibilità di edificazione in quest’area e a salvaguardare questa piccola ma importante zona del nostro territorio da un inevitabile scempio, la Giunta comunale ha deciso di recepire le motivazioni della petizione impegnandosi a non accogliere eventuali istanze di variante anche in caso di modifica al Poc.”
Un impegno formale della Giunta, votato e condiviso con il Consiglio comunale – che ha contribuito con un emendamento rafforzativo del consigliere Colaiacovo -Pd e il voto unanime – finalizzato a confermare la piena messa in sicurezza dell’area.
“In questa storia iniziata male ma dall’epilogo felice – ha concluso l’assessore ringraziando i promotori, i cittadini che hanno messo in campo la petizione e il Consiglio comunale per la disponibilità e la collaborazione – è prevalso l’interesse dei cittadini e il buon senso di una comunità a salvaguardia di un’area fondamentale per l’intera città”.
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