Ho deciso di non intervenire a caldo sulla vicenda del post ambiguo sul tema della violenza sulle donne. Ho lasciato che si attenuasse l’ormai consueta bufera politica e partitica.
Al di là degli errori, delle ricostruzioni e delle responsabilità, è indispensabile non si perda di vista l’unico valore di fondo per cui questa campagna – giustamente co-promossa da più enti – è stata pensata, ovvero la condanna di ogni forma di violenza sulle donne, senza se e senza ma.
Un tema che non può andare in secondo piano per via di un mero errore in fase esecutiva. Quello che mi lascia perplessa, occupandomi da anni di Pari opportunità, è continuare a leggere commenti sciocchi e superficiali ogniqualvolta si riproponga il tema della difesa di soggetti deboli e svantaggiati della società, ivi compreso il ricorso agli stereotipi che relegano la donna a ruoli degradanti e offensivi.
Sono tanti, anzi troppi, quelli che continuano a considerare questi aspetti come del tutto secondari e perfino inutili all’interno del dibattito pubblico.
Altro aspetto: leggere che l’errore comunicativo dipenda dal fatto che all’interno di una certa parte politica c’è poca attenzione al tema della violenza sulle donne è, esso stesso, figlio di un pregiudizio che non dovrebbe esistere.
La lotta alla violenza e alla disparità di trattamento delle donne sono argomenti che non devono avere carattere ideologico e come tali richiedono una seria riflessione oltre a un impegno concreto da parte di tutti.
Ciò che è certo è che questo Paese ha bisogno di un deciso passo avanti per superare certi convincimenti distorti, ancora troppo radicati.
Paola Peruffo
Presidente Commissione Pari Opportunità
Comune di Ferrara