Eventi e cultura
23 Settembre 2020
Domani sera l'autore della saga che gli ha fatto scalare le classifiche vis à vis con la giornalista Camilla Ghedini

Marcello Simoni porta al Libraccio l’atteso ‘Segreto del mercante di libri’

di Redazione | 2 min

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Il Libraccio di palazzo San Crispino continua a collaborare con Ferrara Summer Festival, tant’è che domani (giovedì 24), alle ore 18, si prevede un appuntamento con lo scrittore Marcello Simoni, nato a Comacchio nel 1975.

L’ex archeologo e bibliotecario, laureato in Lettere all’università di Ferrara, ha pubblicato diversi saggi storici. Con Il mercante di libri maledetti, romanzo d’esordio, è stato per oltre un anno in testa alle classifiche e ha vinto il sessantesimo premio Bancarella.

L’attesissimo seguito di questa trilogia, saga che ha consacrato Marcello Simoni come autore culto di thriller storici, ‘Il segreto del mercante di libri’ (Newton & Compton), viene esposto dallo stesso creatore in un dialogo con la giornalista Camilla Ghedini, presso la libreria di piazza Trento e Trieste.

Anno Domini 1234. Dopo due anni trascorsi presso la corte di Federico II, in Sicilia, il mercante di reliquie Ignazio da To­ledo torna in Spagna per una nuova, rischiosa impresa: trovare la grot­ta dei Sette Dormienti. In questo leggendario sepolcro, sette martiri cristiani si sarebbero letteralmen­te “addormentati”, secoli prima, in un sonno eterno. Ma non è certo la ricerca di una reliquia a muovere il mercante, bensì il mistero dell’im­mortalità che pare nascondersi die­tro la storia dei protagonisti.

Gli indizi di cui Ignazio è in pos­sesso lo conducono tra Castiglia e Léon: la terra da cui viene e dove ha lasciato la propria famiglia. Al suo ritorno, il mercante è costretto però a fare i conti con spiacevoli novità, delle quali la prolungata assenza lo ha tenuto all’oscuro: Sibilla, sua moglie, è scomparsa, forse per sfug­gire a una terribile minaccia; Uber­to, il figlio, è rinchiuso in prigione con l’accusa di aver ucciso un uomo.

Chi si cela dietro queste sciagure? Forse un infido frate domenicano, confessore personale di re Ferdi­nando III di Castiglia e una setta di vecchi nemici del Mercante: la Saint-Vehme.

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