Detenuta trans violentata in carcere. Ispezione a sorpresa di Ilaria Cucchi
Una ispezione a sorpresa nel carcere di Ferrara. È quello avvenuta questo pomeriggio (lunedì 30 giugno) da parte di Ilaria Cucchi, vicepresidente della Commissione Giustizia
Una ispezione a sorpresa nel carcere di Ferrara. È quello avvenuta questo pomeriggio (lunedì 30 giugno) da parte di Ilaria Cucchi, vicepresidente della Commissione Giustizia
Continuano no stop dalla serata di venerdì (27 giugno) i lavori per tornare gradualmente alla normalità all'interno della casa di cura Quisisana, dopo i gravi danni provocati dall'inondamento dei sotterranei della clinica a seguito della rottura di una condotta idrica lungo viale Cavour
Avevano telefonato alla centrale operativa 118 Emilia-Est, chiedendo aiuto per un uomo ultra 80enne che viaggiava con loro e stava avendo una crisi respiratoria in auto, senza però riuscire a spiegare - all'operatrice che li stava assistendo dall'altra parte della cornetta - da dove stessero chiamando. Fortuna vuole che nelle vicinanze ci fosse una ragazza 27enne ferrarese
La Procura di Ferrara disporrà accertamenti medico legali e cinematici per ricostruire la tragica fine del 78enne Bruno Zucchini, l'anziano morto durante il trasporto in ambulanza all'ospedale Sant'Anna di Cona, dopo essere rimasto coinvolto in uno scontro violento tra la propria automobile e un'altra vettura
Il dibattito sull’uso di piazza Ariostea per i grandi eventi estivi, in particolare i concerti del Ferrara Summer Festival, continua a infiammare il confronto politico e civile in città. Dopo le lamentele di residenti e comitati civici per i disagi, è intervenuta con un lungo post su Facebook Giada Zerbini, segretaria comunale del Pd di Ferrara, rispondendo direttamente al sindaco Alan Fabbri
Don Tiziano Bruscagin (archivio)
Inizia subito con un rinvio il processo nei confronti di don Tiziano Bruscagin, l’ex parroco di Goro accusato di aver calunniato due fratelli indicandoli come autori del brutale assassinio di Willy Branchi.
Nella tarda mattinata di lunedì 21 settembre, i difensori del don – gli avvocati Milena Catozzi e Marcello Rambaldi – hanno ottenuto dal giudice dell’udienza preliminare un po’ di tempo per analizzare i documenti prodotti dal pm Andrea Maggioni: si tratta dei verbali di sommarie informazioni rese da persone a cui Bruscagin aveva fatto riferimento indicandole come persone a conoscenza dei fatti durante l’indagine (ri)aperta nel 2014. I documenti fanno parte dell’indagine principale, quella in cui due fratelli finora rimasti senza nome sono indagati per l’omicidio, al quale il procedimento nei confronti del don è strettamente connesso.
Il gup Vartan Giacomelli ha aggiornato l’udienza al prossimo 18 novembre, quando anche la difesa potrebbe chiedere a sua volta l’acquisizione di altri documenti.
Dall’altre parte vi sono i due fratelli Francesco (detto Boris) e Alfredo Gianella, rappresentati dall’avvocato Dario Bolognesi, indicati dal don come coinvolti nell’omicidio di Willy (nell’ottobre del 2019, sulla lapide del padre Ido, anche lui nominato dal don, comparve la scritta “assassino”). Si costituiranno parte civile.
E parte civile si costituirà anche Luca Branchi, il fratello del 18enne massacrato e ucciso nella notte tra il 29 e il 30 settembre del 1988, assistito come sempre dall’avvocato Simone Bianchi. “L’atteggiamento della famiglia Branchi è neutrale – afferma il legale -. Esortiamo il prete a dire quello che sa e a chiarire la sua posizione. Il suo silenzio non fatto altro che accrescere il dolore della famiglia”.
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