di Giuseppe Malatesta
Comacchio. È una sfida a quattro dagli esiti abbastanza imprevedibili quella partita domenica mattina a Comacchio, chiamata ad eleggere il nuovo sindaco e il nuovo consiglio comunale dopo due legislature (otto anni in tutto) nelle mani di Marco Fabbri, ex grillino oggi consigliere regionale nel gruppo Pd e candidato consigliere nella sua cittadina lagunare.
Per conoscere il suo successore bisognerà attendere la giornata di martedì, quando si procederà allo spoglio delle schede dopo due giornate di voto e un lunedì dedicato allo scrutinio dei voti relativi al referendum costituzionale.
Alle ore 12, il dato di affluenza per le elezioni comunali nella cittadina costiera è pari al 13,40%, dato leggermente sotto la media provinciale che è pari al 15,60%, sotto la media regionale (17,97) e nazionale (14,93). Per recarsi alle urne c’è tempo fino alle 23 di domenica e dalle 7 alle 15 di lunedì.
Tra gli elettori che hanno espresso il proprio voto in mattinata, gli stessi candidati sindaci, ossia Sandra Carli Ballola, Alberto Righetti, Pierluigi Negri e Vito Troiani.
L’unica donna in lizza, a capo della lista civica La città Futura e sostenuta inoltre dal Movimento 5 Stelle, è anche l’unica a votare in un seggio del centro storico. A Porto Garibaldi hanno votato invece sia Negri, candidato del centrodestra unito, che Righetti, l’erede designato dalla squadra dell’ex sindaco e sostenuto quindi dalla maggioranza uscente oltre che da Pd e Rifondazione Comunista. Ha votato invece nella frazione di San Giuseppe Vito Troiani, che guida la lista civica ‘Libera Comacchio’.
L’elezione di uno dei quattro al primo turno sembra affare difficile, ma non impossibile, e potrebbe quindi essere rimandata al 4 e 5 ottobre, quando è fissato il turno per il ballottaggio tra i due più votati in prima battuta.
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