Gli taglia la strada una nutria e capotta con l’auto, poi rottamata, riportando una prognosi di 14 giorni. Ma il risarcimento danni non arriva in quanto gli enti competenti, in questo caso la Provincia, non si ritengono responsabili.

E’ la disavventura capitata a un cittadino di Monticelli di Mesola, Matteo Zanellati, che all’intenzione di far valere i propri diritti è stato risposto con un semplice rifiuto, tanto che ora la sua intenzione è quella di portare il suo caso addirittura a “Mi manda Rai Tre”, “almeno – dice – per tentare di fare la pubblicità che merita all’Amministrazione provinciale di Ferrara e a quella della Regione Emilia Romagna”.

L’incidente sarebbe avvenuto l’11 aprile scorso sulla Sp62 al chilometro 8.5 in direzione Massenzatica. Zanellati stava tornando dal lavoro alle ore 00.21 quando ha perso il controllo della propria vettura a causa dell’improvviso attraversamento della strada di una grossa nutria. “Avendo smarrito il cellulare nello spaventoso sinistro – racconta – non sono riuscito a contattare i carabinieri della zona. Ho riportato l’auto a casa perché ancora funzionante e mi sono fatto accompagnare all’ospedale da mio fratello; prognosi 14 giorni di infortunio. Ho chiamato le forze dell’ordine il giorno successivo che però non hanno ritenuto utile la loro constatazione perché ormai il veicolo era stato rimosso”.

Così Zanellati trova sul web i moduli per richiedere il risarcimento danni causati dall’attraversamento di animali selvatici alla Regione Emilia Romagna. Invia la domanda con tanto di foto, certificazioni, testimonianze e dopo un mese riceve la risposta (quattro righe di un semplicissimo modulo) dall’assicurazione Gruppo Lercari-Sircus Srl con sede a Genova (curatrice degli interessi della Regione) di non ritenersi responsabile perché la Sp è competenza della Provincia. Invia, allora, tutta la documentazione alla segreteria del sindaco di Ferrara e alla Provincia che “pur ammettendo il grande problema dell’esubero di questi animali e della loro pericolosità non si ritengono responsabili (l’assicurazione è la stessa e il modulo di quattro righe, ricevuto nei giorni scorsi su mio sollecito, anche)”.

“La strada in questione – spiega Zanellati – è priva di un’adeguata segnaletica e l’erba è sempre alta per scarsa manutenzione (è stata tagliata pochi giorni dopo il sinistro e poi dimenticata a se stessa, però… l’intero manto stradale che va da Massenzatica a Italba è stato riasfaltato perché presentava buche e pericolosi avvallamenti (che coincidenza). Non mi hanno dato risposte e motivazioni sulla loro non responsabilità. Tutto caduto nel vuoto perché sanno bene che non posso permettermi un avvocato. Dicono che qualcuno, forse, si occupa di monitorare la presenza di questi animali e che, forse, qualcun altro provvede all’abbattimento, ma di preciso non sanno chi e quando; che anche se l’erba molto alta arriva a coprire la segnaletica non possono farla tagliare regolarmente e che l’unico sistema è andare molto piano o munirsi di una copertura assicurativa adeguata”.

In realtà la pubblica amministrazione, l’Amministrazione provinciale in questo caso, ha una “responsabilità oggettiva” nei confronti degli utenti della strada che subiscono danni dall’attraversamento di animali selvatici, che scatta anche se l’ente in questione non ha alcuna colpa per l’evento. È escluso solo il caso in cui l’automobilista sia a sua volta colpevole del mancato rispetto delle regole di prudenza (si pensi a un eccesso di velocità).